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Dopo la lettera di sessanta commercianti

Commercio, Pd: “Nostre proposte snobbate dall’amministrazione, in sette anni resa meno attrattiva la città”

Partito democratico

Rilancia sui temi per la ripresa del commercio il Partito democratico, tra i banchi della minoranza in consiglio comunale alla Spezia e fa eco alla lettera, di una sessantina di commercianti pubblicata ieri da Città della Spezia.
“È quantomai dura e netta la presa di posizione di un nutrito gruppo di commercianti del centro nei confronti dell’amministrazione comunale. Non poteva accadere altrimenti: in sette anni non si è stati capaci di abbozzare politiche di pianificazione rispetto a fenomeni che, era palese, avrebbero messo in difficoltà prima artigianato e commercio al dettaglio, poi ristorazione – scrivono gli esponenti del Pd Andrea Montefiori, Marco Raffaelli, Martina Giannetti, Andrea Frau, Dino Falugiani, Piera Sommovigo e Viviana Cattani in una nota -. Il marcato calo del numero di attività commerciali tradizionali ha reso meno attrattiva la città, andando a pesare anche sul segmento del food. La giunta non è stata capace di fare il proprio mestiere: leggere i processi e provare ad intervenire”.

“Come Partito democratico abbiamo fatto le nostre proposte in più occasioni, il sindaco le ha snobbate – proseguono nella nota -. L’unico atto amministrativo è stato adottare un piano di marketing, che non si comprende a chi serva veramente. Il resto sono stati giudizi, in risposta alle preoccupazioni denunciate dai titolari di attività, sprezzanti e indifferenti. Da ultimo il commento dell’Assessore Frascatore su quanto l’amministrazione sta mettendo in atto come “parte del nuovo percorso naturale della città” e l’invito, rivolto ai commercianti, “a non preoccuparsi perché dal comune vigileremo”. Ci chiediamo cosa ci sia ormai da vigilare, se non la crisi in atto ed il calo di lavoro”.
“Al posto di commenti inutili e provocatori noi diciamo da tempo cosa occorre fare – aggiungono -: forti politiche di incentivo alla nascita di nuovi negozi e laboratori artigiani; trattare in maniera differente pezzi di città ed esigenze diverse; promuovere politiche abitative per attrarre nuovi residenti-consumatori; valorizzare le eccellenze del territorio e del nostro paese nel settore dell’alimentare per farne crescere il livello qualitativo e renderlo più rispondente alle necessità dei cittadini”.
“Non ci dimentichiamo – proseguono – le politiche della sosta, penalizzate dall’ordinanza allo stop dei veicoli euro4 introdotta prima della partenza dei parcheggi di interscambio e delle navette. E su queste ultime lo chiariamo fin da subito: sia parcheggi che trasporto dovranno essere gratuiti, organizzati con mezzi dedicati e non utilizzando le normali linee già esistenti.
Insomma, basta parole e azioni dannose. Si aiuti concretamente chi, tutti i giorni, con il proprio lavoro, da un servizio a spezzini e turisti”.

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