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Movimento cinque stelle

Tosi: “Il disastroso bilancio di 9 anni di totismo impone una riflessione: questa sarebbe la politica del fare?”

Regione Liguria

“Bravissime a stanziare 5 milioni per la comunicazione e a strombazzare una Liguria che esiste solo sulla carta, Giunta e maggioranza non sono state efficaci quanto basta per assicurare ai liguri le opere e i servizi sbandierati. Il programma elettorale del 2020 oggi si svela per quel che è: un bel libro dei sogni, nel quale forse non credeva nemmeno lo stesso centrodestra. E dispiace che oggi a rispondere delle promesse disattese non ci possa essere Toti, assente giustificato ma ingiustificabile”.

Così, presentando la relazione di minoranza sul DDL 183/2024, il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, che poi aggiunge: “Al netto dei 5 milioni di euro con cui Toti e i suoi hanno tentato di prendere in giro i cittadini liguri, riuscendovi in parte, a contare davvero sono i pessimi risultati conseguiti. Ecco perché oggi il bilancio deve essere politico e non di mero commento ai numeri contenuti nell’assestamento al bilancio di previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2024-2026”.

“Partiamo dalla sanità: nel programma elettorale del 2020, Toti con il centrodestra aveva promesso una “sanità più vicina alle persone”. Nel senso di “più vicina alla sanità delle Regioni limitrofe?”, visto che a oggi si parla di fughe che pesano per la bellezza di 70 milioni di euro! È più che evidente: le politiche totiane sono miseramente fallite nonostante il supporto accanito ad A.Li.Sa e alla fantomatica Struttura di Missione, entrambe inadempienti visto che le liste anziché diminuire sono ancora lì con tutto il loro peso ingombrante. E che dire degli ospedali nuovi? In 9 anni, non sono riusciti a costruirne uno. Lo ripetiamo da tempo: tagliare un nastro, non basta. I cittadini vogliono nosocomi e strutture reali, oltre che efficienti. Non se ne fanno niente dei desiderata”.

“Scritto in piena stagione pandemica, il programma elettorale della destra aveva promesso di mettere a terra un monitoraggio epidemiologico: non ci risulta sia mai stato effettuato. La Giunta è riuscita anche nel non invidiabile obiettivo di cancellare un servizio gratuito che funzionava: parlo del numero verde gratis per le prenotazioni sanitarie, sostituito dal nuovo numero a pagamento del call center Cup Liguria. E meno male che in Liguria nessuno doveva rimanere indietro: il problema è che siamo tutti indietro, salvo chi può permettersi la sanità privata”.

“La legge quadro su natalità e famiglia? Il potenziamento dell’offerta degli asili nido? Il voucher per gli acquisti di prodotti dedicati alla prima infanzia? Il potenziamento della rete di protezione e dei consultori? La Liguria card? Idee mai messe a terra. Solo promesse disattese. Esattamente come la Commissione Sport: sbandierata dallo stesso centrodestra, non è mai stata convocata. E allora perché annunciarla?”.

“Imbarazzante tanto quanto la sanità è il capitolo infrastrutture: Diga, scolmatore del Bisagno, tunnel della Fontanabuona e Pontremolese o hanno accumulato clamorosi ritardi, o sono letteralmente al palo. Esattamente come lo è la Gronda (per fortuna!), per la quale apprendiamo che mancano i fondi nonostante i proclami e nonostante un Governo amico. Capace, quest’ultimo, di calpestare leggi esistenti nate nell’interesse dei territori: penso alla legge del 30 dicembre 2023 con cui si mortifica il Patto del turismo, permettendo ai comuni di destinare le somme raccolte con la tassa di soggiorno a calmierare altre tasse come la Tari. A proposito di turismo: la destagionalizzazione del turismo ligure è al palo e le conseguenze le pagano i lavoratori del comparto, che così continueranno a essere precari”.

“La lista dei fallimenti di Toti è ancora lunga. Il centrodestra ligure ad esempio si proclama green, ma poi nei fatti non lo è. Non è mai stata attuata, per citare un’iniziativa M5S poi votata favorevolmente in Consiglio regionale, la legge per supportare la vendita di prodotti sfusi e alla spina. Inoltre, continuiamo a essere il fanalino di coda per la produzione di energia rinnovabile. E poi, che fine ha fatto il microchip gratuito? Non pervenuto. Ancora: che ne è stato della promessa di avere almeno una spiaggia in ciascun comune dove portare i nostri amici a quattrozampe? Disattesa, è stata forse utile solo per acchiappare i voti dei liguri amanti degli animali”.

“Siamo inesorabilmente ai titoli di coda. In tutti i sensi. Due legislature hanno chiaramente dimostrato l’inadeguatezza politica del centrodestra”, conclude Tosi.

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