LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Lavoro di studio e denuncia

Gli ambientalisti presentano il “libro bianco” sul Parco di Porto Venere: “Vogliamo un osservatorio e abbiamo proposte per valorizzare l’area protetta”

Isola Palmaria
Una conferenza stampa per illustrare il “libro bianco” su Porto Venere, organizzata da Legambiente e dalle altre associazioni attive sul territorio. E un faro acceso di continuo sul Parco Naturale Regionale di Porto Venere. E’ quello che l’Associazione Posidonia di Porto Venere e il Circolo Legambiente della Spezia intendono fare, partendo da una analisi di quanto realizzato (e soprattutto “non realizzato”) nel periodo di vita del Parco, dalla sua costituzione nel 2001, fino al momento odierno. Con un particolare focus sul contesto della realizzazione del Masterplan dell’isola Palmaria e dell’inchiesta giudiziaria, ripercorrendo quindi tutti i passaggi amministrativi la cui denuncia ha probabilmente avviato l’inchiesta stessa. “Un libro bianco che analizza i vari passaggi che hanno condotto il parco alla sua condizione attuale di totale inerzia, privato di qualsiasi risorsa che possa rappresentare un plus valore per il territorio, condannato quindi a coincidere completamente con la gestione del Comune. Una denuncia quindi, per ridare prestigio e potere ad un organismo strategico per il territorio” – spiegano gli organizzatori. Il testo contiene anche una parte propositiva: da un lato gli attivisti si propongono di proseguire il lavoro di studio e denuncia attraverso la costituzione di un osservatorio che tenga un faro acceso sul Parco e sulla sua gestione, che analizzi e valuti criticamente l’operato delle amministrazioni che gestiscono il Parco, a cominciare da tutte le pratiche ancora in corso, e che rappresentano una vera e propria spada di Damocle sul territorio di Porto Venere. “Dall’altra si vuole lanciare una discussione, libera da pregiudizi e localismi, su possibili nuove strutturazioni del Parco, proponendo tre diversi scenari attraverso i quali l’area protetta potrebbe tornare ad essere motore propulsore di una gestione attiva del territorio in chiave ecologica”, concludono.
Più informazioni
leggi anche
Palmaria si Masterplan no giro sull'isola
Organizza palmaria sì masterplan no
Perché la Palmaria è un patrimonio comune e un tesoro da proteggere: parte il concorso fotografico
Il blitz di Goletta Verde in Palmaria
Dopo le inchieste
“Giù le mani dalla Palmaria”: blitz di Goletta Verde per dire no a speculazioni e cemento
Il Tino visto dalla Palmaria (2013) (foto Giorgio Pagano)
Luci della città
Palmaria: amici della natura, non delle speculazioni
Tramonto a Fezzano
La missiva rivolta alla prima cittadina francesca sturlese
Lettera alla sindaca: “Centro sociale Fezzano, necessario velocizzare lavori. E nell’attesa si individui altro locale”