“Un grande talento che ha saputo trasformare il proprio sacrificio in una virtù per il raggiungimento dell’obbiettivo degli altri. Uno sportivo, un uomo che ogni persona sarebbe orgogliosa di aver vicino”: questa la motivazione del conferimento all’ex ciclista bolanese Massimo Podenzana – due volte campione italiano, vincitore di una tappa al Giro e una al Tour, nove maglie rosa indossate, prezioso compagno di squadra, anche del grande Marco Pantani – della prima edizione del Premio del Ceramista, promosso dall’Unione ciclistica Ponzanese, con il patrocinio del Comune di Santo Stefano, a ricordo dei lavoratori della ex Vaccari e dei loro famigliari; un riconoscimento che intende celebrare figure, sportivi e non, che hanno dato risalto al territorio.
La consegna del premio, tenutasi nell’ambito di una partecipata e saporita serata conviviale organizzata dall’U.c. Ponzanese al Circolo sportivo E. Beatini di Ponzano superiore, è stata preceduta dai saluti di Paolo Tosi e Claudio Gentile, presidente e segretario del sodalizio ciclistico, e della sindaca di Santo Stefano Magra, Paola Sisti. A consegnare a Podenzana il riconoscimento – realizzato da Rachele Marino -, l’assessore allo Sport, Jacopo Alberghi. Da Podenzana un sentito ringraziamento per averlo scelto come primo destinatario del premio, poi un ricordo della storica corsa ciclista del Primo maggio organizzata dall’U.c. Ponzanese: “Una corsa che mi è sempre piaciuto fare e che ho anche provato a vincere, purtroppo me l’han fatta perdere – ha rammentato col sorriso -. Ricordo che, al secondo anno da juniores, ero da solo a Bottagna. Mi hanno detto, aspetta che c’è dietro il tuo compagno. L’ho aspettato e mi ha battuto!”. Quindi una riflessione sulla sua carriera: “Le soddisfazioni me le sono levate – ha detto -, anche se non ho vinto tanto, ma sono stato bravo a vincere le corse giuste: due campionati italiani, una tappa al Giro, una tappa al Tour. E poi la soddisfazione più grande: aver aiutato Marco Pantani a vincere sia il Giro, sia il Tour”.