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L'era di pio ii

Pio Esposito ancora allo Spezia: “Lo avevo detto il 10 maggio: avrei segnato, ci saremmo salvati e sarei tornato”

Il più piccolo degli Esposito torna allo Spezia: "Le emozioni del Picco e mister D'Angelo hanno fatto la differenza. Volevo tornare sin dall'inizio, questo sarà un anno di crescita"

Pio Esposito

Pio Esposito è tornato allo Spezia. Il giovane attaccante dell’Inter, dopo il prestito dello scorso anno in maglia bianca, ha fortemente voluto rientrare alla Spezia anche per una seconda avventura, con tanta voglia di migliorarsi e portare gol e punti importanti alla squadra di Luca D’Angelo, che sin dallo scorso maggio è stato il suo principale obiettivo. “Posso raccontare un aneddoto”, spiega Pio dal ritiro dello Spezia a Santa Cristina. “Prima della partita con il Venezia del 10 maggio avevo detto a Candelari che avrei segnato, ci saremmo salvati e sarei tornato. È successo, ho segnato, poi durante il mercato appena ho saputo che c’era la possibilità di ritornare ho ripensato alle emozioni di tutto l’anno e di quello che mi era rimasto del Picco contro il Venezia. Tutto questo ha fatto la differenza, sono voluto tornare fortemente”, racconta il giovane attaccante, che sottolinea ancora la sua volontà di vestire nuovamente la maglia del club di via Melara, nonostante gli interessamenti anche di squadre di Serie A: “La differenza l’ha fatta proprio la mia voglia di tornare allo Spezia. Quelle emozioni che avevo dentro, della gente del Picco e della salvezza a fine campionato sono state importanti. Il mister mi ha voluto fortemente, sono cose che hanno fatto la differenza ma non ho mai avuto dubbi”.

Proprio il mister, Luca D’Angelo, ha giocato un ruolo fondamentale nella crescita del ragazzo, in campo in tutte e trentotto le giornate della passata stagione: “Per un giocatore nel scegliere la squadra vedere fiducia e la voglia di un mister di averti in squadra fa la differenza”, prosegue. “Le scelte e le valutazioni sono sue, se ti vuole è molto importante. Quando poi arrivi sta a te giocarti il posto, avevo grande voglia di tornare a Spezia. Mister D’Angelo mi ha chiamato quest’estate più volte, ci siamo sentiti spesso. Con lui ho un bel rapporto, è una persona di poche parole ma molto deciso, ti fa capire cosa vuole. Mi trovo molto bene, non vedo l’ora di ricominciare”.

Francesco Pio Esposito

 

Ma nonostante i suoi 19 anni, il Pio ‘ragazzino’ dello scorso anno non c’è più. Nel suo secondo anno da professionista, il giovane attaccante vuole confermarsi e migliorarsi, per lasciare grandi ricordi al popolo spezzino: “Questo sarà un secondo anno di crescita. Non sono più il ragazzino che viene dalla Primavera, sono il ragazzo che ha fatto 38 presenze con lo Spezia. Quell’anno farà la differenza, lo farò vedere perché mi sento molto più sicuro. Sono un giocatore con un anno di esperienza in più, sono cresciuto molto a livello fisico, di peso e muscolatura. Il calcio dei grandi è un calcio totalmente diverso da quello della Primavera, all’inizio ho faticato lo scorso anno ma soprattutto sul finale di stagione penso di aver capito che calcio sia. Quest’anno penso che potrò fare molto meglio”, continua il più piccolo degli Esposito. “Non sento la pressione, sono molto contento dell’accoglienza che ho avuto appena tornato a Spezia. Mi ha riempito il cuore di felicità. Lo scorso anno ho avuto momenti in cui sono stato criticato e altri in cui sono stato elogiato: è importante avere i piedi per terra, una linea continua sulla tua autostima nei momenti di elogio e critica. Sono molto contento dell’accoglienza degli spezzini. Ho un bel rapporto con tutti i compagni di squadra, sono stato contento di ritrovarli. Abbiamo davanti un mese di preparazione, ci alleniamo giorno per giorno”.

Fondamentale punto di riferimento il fratello Salvatore, sempre più centrale nel progetto Spezia e una spalla per il fratello minore Pio: “Salvatore è stato presente durante tutta la trattativa. Quando gli parlavo lo aggiornavo sulla situazione, quando sono arrivato in gruppo lo sapeva già da qualche giorno”, conclude Pio, prima di un pensiero sulla nazionale: “Al momento io sono un attaccante dell’Under 21, mantenere la maglia azzurra è importantissimo e l’ho sempre voluto. Non è una cosa scontata, attraverso il club proverò a tenerlo, ma non penso ancora alla nazionale maggiore. Penso a fare il mio meglio con lo Spezia, il resto verrà di conseguenza”.

 

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