A dare l’allarme è stata la comandante della stazione dei Carabinieri, che si trovava in spiaggia durante qualche ora di libertà. La scena che ha avuto l’arguzia di notare, d’altronde, non lasciava spazio a interpretazioni. Un giovane che si trovava nella spiaggia libera di Tragagià, in località Corone, a poche decine di metri dal centro storico del paese, si è diretto verso la scogliera e dopo alcuni minuti ha iniziato ad arrampicarsi sullo sperone di roccia, con l’intenzione di raggiungere la strada che si trova poco sopra. Ma a pochi metri dall’obiettivo gli è mancata la presa ed è precipitato sugli scogli.
La comandante, come detto, ha chiamato immediatamente i soccorsi. E in pochi secondi i primi soccorritori l’avevano già raggiunta: sì, perché proprio oggi in Piazza Garibaldi la Pubblica assistenza di Monterosso ha allestito una festa per raccogliere fondi da devolvere all’ammodernamento di un’ambulanza.
Gli scogli da raggiungere, però, si trovano oltre un piccolo braccio di mare e così la macchina dei soccorsi ha dovuto ingranare una marcia superiore.
Mentre l’ambulanza della Pubblica assistenza si portava sul posto, due militi hanno raggiunto gli scogli con il pattino del salvataggio per prestare le prime cure al giovane ferito, un turista bergamasco di 26 anni. Nonostante il volo e il grave trauma cranico riportato il ragazzo era cosciente.
Nel frattempo altri volontari hanno fatto evacuare la spiaggia e, coordinandosi con la Polizia locale, hanno chiuso Via Corone per lasciare spazio agli altri mezzi di soccorso in arrivo: Vigili del fuoco e automedica India del 118. Dal mare, intanto stavano arrivando i sommozzatori dei Vigili del fuoco e i mezzi della Capitaneria di porto, mentre dal cielo è arrivato Drago, l’elicottero di soccorso dei Vigili del fuoco.
Il velivolo ha verricellato sugli scogli il medico e il personale di soccorso, mentre la Pubblica assistenza forniva via mare, sempre con il pattino, tutto il materiale richiesto dai sanitari: in totale sono stati 8 i viaggi andata e ritorno dalla spiaggia, durante un intervento di soccorso che è iniziato alle 14.30 e si è concluso alle 17, quando Drago, dopo aver sostato nell’elisuperficie del paese è ritornato per recuperare il ferito e il medico con il verricello e portarli con estrema urgenza verso il San Martino di Genova.
Sono state ore di lavoro estenuante per tutti i soccorritori, che sono riusciti a coordinare alla perfezione un intervento decisamente complesso. E non è stato il primo della giornata: nonostante la festa, infatti, si è trattato del quarto portato a termine oggi dalla Pubblica assistenza di Monterosso.
Un superlavoro sempre più frequente nei mesi estivi, quando tantissimi turisti sottovalutano i rischi delle bellezze naturali locali.
E’ avvenuto anche a Manarola, dove un giovane si è lussato una spalla facendo un tuffo e finendo per essere trasportato al Pronto soccorso del Sant’Andrea da un’ambulanza della Pubblica assistenza di Vezzano in distaccamento a Volastra.
Sempre i militi di Vezzano, questa volta impegnati a sovrintendere alla sicurezza durante la Piscina naturale di Porto Venere, hanno concluso l’evento con decine di medicazioni per meduse e graffi contro gli scogli.
La Pubblica assistenza di Porto Venere, invece, ha effettuato un viaggio verso l’ospedale dopo aver soccorso un ragazzo che si era procurato un taglio battendo la testa sugli scogli.
