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Ripercussioni locali di un problema mondiale

Black out informatico di portata globale, colpito anche il porto spezzino

Code di tir al varco portuale

Anche il porto della Spezia ha dovuto fare i conti con grattacapi e disagi causati di quello che è stato definito “il più grande blackout informatico della storia”. In tutto il mondo, infatti, a causa di un problema di alcune piattaforme Microsoft aeroporti, porti, banche, media, supermercati e ospedali si sono scontrati contro numerosi computer bloccati su una schermata blu, senza possibilità di riavvio. Il caos ha colpito ovunque, dall’Australia all’Asia, dagli Stati Uniti all’Europa, con voli cancellati e sistemi logistici in confusione.
In Lsct la prima segnalazione del blocco informatico è stata registrata alle 6.40 e per la ripresa dell’attività del terminal è stato necessario attendere sino alle 9.20. Tarros, invece, non ha sperimentato direttamente gli effetti del bug informatico, prendendo atto indirettamente delle problematiche diffuse un po’ ovunque.
“L’attività portuale – dichiara a CDS il presidente dell’Autorità di sistema portuale Mario Sommariva – ha subito forti ripercussioni a causa del blocco del sistema che gestisce i flussi, i dati e gli accessi dei mezzi pesanti. Per tutta la mattina ci sono state lunghe code di tir anche lungo il raccordo. Altrove le cose sono andate anche peggio, come a Voltri, dove tutto è rimasto completamente bloccato per ore. Ancora una volta il riverbero di un problema globale ci fa comprendere quanto in realtà siamo fragili di fronte a certi accadimenti”.

Stando alle notizie che circolano sui siti specializzati a creare il blackout informatico non sarebbe stato un attacco hacker, ma un errore di aggiornamento di un agente software che sta provocando guasti informatici su larga scala. Il problema riguarderebbe il software di cybersicurezza Crowdstrike, usato da molte aziende e amministrazioni, che, per un errore di configurazione, non si sta aggiornando correttamente.

“Crowdstrike sta lavorando attivamente con i clienti interessati da un difetto riscontrato in un singolo aggiornamento dei contenuti per gli host Windows. Gli host Mac e Linux non sono interessati. Questo non è un incidente di sicurezza o un attacco informatico. Il problema – ha scritto l’azienda sul suo sito web – è stato identificato, isolato ed è stata implementata una soluzione. Rimandiamo i clienti al portale di supporto per gli ultimi aggiornamenti e continueremo a fornire aggiornamenti completi e continui sul nostro sito web. Raccomandiamo inoltre alle organizzazioni di assicurarsi di comunicare con i rappresentanti di Crowdstrike attraverso canali ufficiali. Il nostro team è completamente mobilitato per garantire la sicurezza e la stabilità dei clienti Crowdstrike.
Stiamo lavorando duramente per fornire aggiornamenti completi e continui ai nostri clienti globali il più rapidamente possibile. Di seguito è riportato l’ultimo avviso tecnico di Crowdstrike con ulteriori informazioni sul problema e le soluzioni alternative che le organizzazioni possono adottare. Manterremo questa pagina aggiornata con nuove informazioni non appena saranno disponibili”.

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