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I consiglieri Pd: “Il sindaco metta la testa sui problemi di Atc: il trasporto pubblico deve ritornare a essere una priorità”

Fermata dell'autobus

“Chi amministra la città dovrebbe avere un sussulto e il coraggio di chiedere scusa ai cittadini e ai lavoratori per le condizioni nelle quali si trova il Trasporto pubblico locale. Le responsabilità sono totalmente in capo agli enti locali, Comune della Spezia e Provincia, che non hanno compiuto scelte politiche a favore del servizio di trasporto pubblico e che, nel contempo, hanno posto al comando dell’azienda persone che non si sono dimostrate all’altezza di questo compito. Prima i pesanti tagli e l’eliminazione di corse che servivano le periferie, grandi assenti nella politica del centrodestra, adesso la sensibile riduzione nella frequenza delle corse della linea 3, una delle linee portanti che attraversa tutta la città restando strategica anche per il turismo, oltreché per i cittadini. Mentre si riducono drasticamente i servizi, proprio nel periodo di maggior utilizzo dei mezzi pubblici, si sottopongono i lavoratori a continui e pesanti turni per sopperire alla carenza di personale. Atc, purtroppo, non è più considerata un’azienda ambita né per qualità del lavoro né trattamento economico”. Lo affermano in una nota i consiglieri comunali del Partito democratico Martina Giannetti, Dino Falugiani, Andrea Frau, Andrea Montefiori, Marco Raffaelli e Piera Sommovigo intervenendo sul difficile periodo che sta attraversando il trasporto pubblico locale in città.

“Non resta che chiedere scusa alle migliaia di utenti che da settimane sono private del diritto alla mobilità e ai lavoratori e che ancora una volta pagano le conseguenze degli errori e delle scelte politiche e gestionali sbagliate di questi ultimi anni. Mentre gli sforzi per porre rimedio alla carenza di personale, come lo spostamento volontario delle ferie estive, non stanno dando neanche lontanamente esito e mentre si concretizza sempre più il rischio di vedere precipitare ulteriormente la situazione con ulteriori tagli al servizio, chi ha il dovere e la responsabilità politica di intervenire – proseguono dal Pd – si è consegnato al silenzio, ben lontano dall’indicare la via di uscita. Sembra quasi che si voglia far sembrare normale una fase che è invece straordinaria per la dimensione dei problemi dell’azienda. Chi deve risolvere i problemi del trasporto pubblico locale e di Atc, evitando che diventino strutturali, se non l’amministrazione spezzina? Se non si vuole che per le persone diventi normale avere un servizio di trasporto pubblico ridotto ai minimi termini, esattamente come è successo e sta succedendo per la sanità, è necessario che il sindaco tra post su Instragram, nastri e concerti metta la testa sul problema. L’unica strada percorribile, per invertire un processo di deterioramento che rischia di divenire irreversibile, è che il Tpl venga nuovamente identificato come una priorità e che su di esso si investano cospicue risorse, per bilanciare i pesanti tagli realizzati dalla giunta Peracchini dal 2018 in poi. La prima occasione è la variazione di bilancio di fine luglio: vedremo se il sindaco e la maggioranza di centrodestra la utilizzeranno positivamente o se , come sempre, faranno spallucce”.

 

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