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Parla il nuovo terzino

Aurelio per la corsia mancina dello Spezia: “Spero di arrivare al livello di Theo Hernandez”

“Quello che è successo l’anno scorso è che la squadra si è salvata. Non dobbiamo porci limiti, pensiamo partita dopo partita, senza ragionare sul lungo ma sul breve per toglierci qualche soddisfazione"

Giuseppe Aurelio

È Giuseppe Aurelio la nuova freccia mancina pronta ad essere scoccata dall’arco di Luca D’Angelo. Il terzino ventiquattrenne, appena arrivato dal Palermo, ha tanta voglia di mettersi in mostra al Picco, puntando in alto e pronto a dimostrare il suo valore: “Vengo in una società importante e con una storia importante”, esordisce in conferenza stampa. “Lo Spezia ha tifosi che mettono passione, io cerco sempre di dare tutto quello che posso. Ringrazio società, direttore e allenatore, proverò a dare tutto per il gruppo, che mi ha accolto benissimo. Metterò tutte le mie capacità atletiche e tecniche a disposizione della squadra per fare un grande campionato”, racconta.

Un giocatore duttile, pronto a mettersi in gioco dove ci sarà bisogno: “La società, l’allenatore e i direttori conoscono le mie qualità. Starà a loro mettermi dove pensano sia opportuno. Non mi tirerò mai indietro, proverò a dare il massimo in ogni ruolo, la cosa più importante è essere di aiuto alla squadra. Dal primo giorno ho mostrato le mie carte, sono a disposizione in qualsiasi ruolo vogliamo utilizzarmi. La società è forte, mi hanno convinto subito. Ho sentito che anche Edoardo (Soleri, ndr) sarebbe venuto allo Spezia e allora mi sono detto di venire subito. Tra noi è nata una bellissima amicizia, essere qui entrambi per me è molto buono. Lui è forte, lavora bene tutti i giorni, è molto utile per il gruppo perché ha principi ed è sempre disponibile ad aiutare il prossimo”, prosegue Aurelio, introdotto dal direttore Eduardo Macia: “Giuseppe è un ragazzo capace di fare 70-75 metri sulla fascia. C’è chi dice che sia un pistone, un treno, che ha capacità straordinaria per giocare in questi ruoli. Ha grande potenza, forza, velocità, strappo, ha un buon piede, è cattivo. Viene qua da una grande società, cercando di avere continuità e l’opportunità. Entrambi, lui e Soleri, sono voluti anche da mister D’Angelo, una cosa importante”.

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E proprio mister D’Angelo ha subito accolto il giocatore con grande entusiasmo, così come i nuovi compagni come racconta il difensore: “I compagni mi hanno accolto veramente molto bene, ho trovato un gruppo giovane, sano, con dei valori. Ci stiamo allenando forte, ho trovato uno staff molto disponibile. Parliamo giorno dopo giorno dei concetti e dei movimenti che vuole il mister per riportarli in campo per inizio stagione”, continua il difensore, che poi ammette di ispirarsi ad una conoscenza del calcio italiano: “Mi ispiro a tanti giocatori forti. Mi piace molto per la cattiveria agonistica e la gamba Theo Hernandez, che è un livello top. Spero allenandomi di arrivare a quei livelli, sarà dura ma ce la metterò tutta”, ammette. “I numeri a Pontedera sono stati importanti, spero di riportare quei numeri quest’anno. Per fare un buon campionato”.

Ma l’importante è non porsi limiti, la regola principale di Aurelio: “Quello che è successo l’anno scorso è che la squadra si è salvata. Non dobbiamo porci limiti, pensiamo partita dopo partita, senza ragionare sul lungo ma sul breve per toglierci qualche soddisfazione. Non so che campionato sarà”, conclude.

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