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Lo ha deciso il tribunale del riesame

Toti resta ai domiciliari: solidarietà dalla maggioranza, per l’opposizione dimissioni inevitabili

Il presidente ad interim Piana: "Certi che verrà riconosciuta insussistenza delle esigenze di custodia cautelare". Natale: "Si vada velocemente al voto".

L'arrivo del presidente Toti

“La decisione del Tribunale del Riesame ci rammarica ma questo non cambia la nostra volontà a proseguire il lavoro di giunta e maggioranza nel portare avanti il progetto di crescita e sviluppo della Liguria che non si è mai fermato in questi mesi. A Giovanni va il nostro abbraccio e la nostra vicinanza con la speranza che la Cassazione possa intervenire sulle misure restrittive a cui oggi è costretto, convinti che abbia sempre agito nell’interesse del territorio”. Così il presidente ad Interim della Regione Liguria Alessandro Piana dopo la decisione con la quale oggi sono stati confermati gli arresti domiciliari ad Ameglia per il presidente della Regione. Dalla maggioranza anche la Lista Toti commenta: “Il no del Tribunale del Riesame non cambia la nostra determinazione. Attendiamo con fiducia il giudizio della Corte di Cassazione cui il presidente Toti presenterà immediato ricorso, come già preannunciato. Siamo certi che verrà riconosciuta l’insussistenza delle esigenze di custodia cautelare, specie dopo tanti anni di indagine e oltre due mesi di arresti domiciliari. Al presidente va tutta la nostra incondizionata stima e solidarietà”.
Solidarietà che arriva anche dalla deputata di Noi Moderati (e coordinatrice regionale della Lista Toti) Ilaria Cavo che si dice anche “convinta che l’istanza presentata dal difensore del presidente troverà pieno accoglimento in sede di Corte di Cassazione. Nel rispetto della Magistratura – aggiunge – sono altresì certa che Toti otterrà il riconoscimento della sua corretta condotta e in questo momento voglio soprattutto rinnovargli stima, amicizia, fiducia e solidarietà”.

Posizioni ovviamente diverse quelle espresse dall’opposizione che, con il consigliere e segretario regionale Pd Davide Natale afferma: “La Liguria ha bisogno di guardare al futuro e di essere liberata da questo incubo che sembra non finire mai. È impensabile che una Regione possa essere governata senza la presenza di un Presidente nel pieno delle sue funzioni. Auspico che l’incontro che il coordinatore di FDI, Matteo Rosso ha annunciato con le forze politiche, si concluda con un’assunzione di responsabilità che guardi a tutti i cittadini liguri e non solo agli interessi di Toti e dei suoi stretti collaboratori. Si vada velocemente al voto e si ridia la speranza ai liguri”.

Per il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino invece la decisione del Riesame “conferma la gravità della situazione in cui versa la nostra regione e dimostra che, quando chiedevamo le dimissioni di Toti, avevamo ragione. Da precisare che la richiesta è stata respinta da un soggetto terzo alle indagini, un organismo di garanzia che ha sottolineato la possibilità di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Anzi i giudici sostengono addirittura che Toti non comprenda la gravità delle accuse a cui è stato sottoposto. Non è accettabile che Toti voglia continuare a governare dagli arresti domiciliari. La Regione è bloccata, e la responsabilità di questa situazione cade interamente sul centrodestra e su Giovanni Toti. Non si tratta di una questione di garantismo, ma della corretta funzione dell’organismo regionale e dei rapporti che dovrebbero esistere tra le forze politiche, sociali, i cittadini e l’assemblea legislativa della Liguria”.

Dimissioni richieste a gran voce anche dagli esponenti del Movimento 5 Stelle che in una nota congiunta sottolineano: “Fino a quando la Liguria dovrà subire l’onta di essere governata da remoto? Fino a quando dovremo sentirci dire che andava tutto bene perché in fin dei conti i bonifici erano tracciati? Fino a quando dovremo accettare il tentativo di normalizzare quello che invece è a tutti gli effetti uno schifo assoluto? La nostra regione non merita di fare questa figuraccia. Oggi più che mai riteniamo che questa vergogna debba finire e che le dimissioni immediate di Giovanni Toti siano doverose. Qualora non arrivassero, noi siamo già pronti a scendere in piazza”.

“Continuiamo a chiedere le dimissioni del presidente Toti – chiude il segretario del Pd Spezzino Iacopo Montefiori – siamo sempre più preoccupati per quello che sarà il futuro della regione e dei liguri, le vicende giudiziarie faranno il loro corso, ma qui il punto è che  cio che è emerso è un sistema oligarchico dove le decisioni strategiche non venivano prese nelle sedi opportune ma a bordo di uno Yacht, un sistema predatorio.

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