“Ha sferrato un pugno a un poliziotto, colpendolo alla mandibola, con risultato di prognosi di quattro giorni, ma per il giudice il fatto è lieve e dunque niente carcere. L’ennesima decisione che legittima chiunque ad usare violenza contro le forze dell’ordine”.E’ il commento di Fabio Conestà del Movimento sindacale autonomo di Polizia in merito all’esito dell’udienza di convalida di un 25enne arrestato alla Spezia per aver usato violenza contro un poliziotto, successivamente all’identificazione dopo un episodio di cronaca avvenuto in strada.
“Per il giudice, il pugno è stato sferrato dopo le fasi di identificazione “avvenute con successo”, quindi non ha pregiudicato l’operazione di polizia non rendendo necessaria la misura restrittiva. Intanto – dice Conestà – solidarietà al collega, poi occorrerebbe rivedere l’intero impianto normativo, perché ritenere un pugno in faccia a un servitore dello Stato, un “fatto di modesta gravità”, oltre a svilire la figura del poliziotto e la sua dignità, ne svilisce anche il ruolo che riveste in rappresentanza dello Stato”.