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Le risposte a fials

Pochi Oss, turni di notte scoperti e ferie. Asl 5: “Numeri adeguati, riposi garantiti. Al centro umanizzazione delle cure”

Anche l'Ordine professioni infermieristiche risponde alla sindacalista Fials Tartarelli: "Anche noi siamo in sintonia con chi chiede più operatori socio sanitari in servizio effettivo in Asl 5, allo stesso tempo ricordiamo che i pazienti, in assenza di Oss, non sono abbandonati".

Ospedale Sant'Andrea

L’organico è stato aumentato e verranno assunti altri 40 infermieri, per i turni notturni Asl 5 ha cercato migliorare il rapporto numerico operatore/paziente e il programma delle ferie estive di tutto il personale Asl 5 è garantito. Sono questi i punti messi in evidenza dall’Azienda sanitaria spezzina in risposta a quanto pubblicato ieri, su Città della Spezia, dalla sindacalista Luciana Tartarelli segretaria Fials che ha sollevato numerosi temi a partire dalla carenza di personale nei turni di notte negli ospedali Sant’Andrea e San Bartolomeo. Tra i punti sottolineati anche la necessità di nuove assunzioni degli operatori sociosanitari con lo scorrimento dal decreto Rossomando.
Nel dettaglio, la risposta di Asl 5 parte proprio dai una serie di dati sull’organico, aggiornati al 30 giugno. “La politica aziendale è quella di valorizzare il lavoro del personale infermieristico e di supporto che consta di 1.121 infermieri e ostetriche, 136 tecnici sanitari, 102 tecnici della riabilitazione e 41 tecnici della prevenzione, oltre a 285 operatori sociosanitari, per un totale di 1.684 professionisti su 2.068 dipendenti del comparto. Si ricorda, inoltre, che Asl 5 ha esternalizzato il servizio assistenziale infermieri, tecnici della riabilitazione e operatori sociosanitari composto da ulteriori 75 unità”.
“L’obiettivo prioritario è l’umanizzazione delle cure e la presa in carico dei pazienti ricoverati – aggiunge Asl 5 -. Un’organizzazione che si è resa possibile grazie alle assunzioni di personale infermieristico (sono in corso le assunzioni di ulteriori 40 infermieri) che hanno anche consentito di adeguare il rapporto numerico paziente/infermiere alle raccomandazioni delle società scientifiche e di Agenas”.
“Questi modelli organizzativi non richiedono l’esecuzione di attività amministrative, cui fa riferimento Tartarelli, bensì la gestione della documentazione infermieristica per prendere in cura e pianificare l’assistenza in modo personalizzato, consapevole e puntuale. Al centro del sistema è il paziente e l’assistenza costante che gli si riserva”.
“Una Oss del reparto di Ginecologia è stata trasferita a Genova, Asl ha pensato di sopperire a questa assenza chiamando l’infermiera reperibile di Chirurgia”. Sottolineava ieri la sindacalista Tartarelli e in merito Asl 5 ha precisato: “Occorre specificare che si è resa necessaria, non in mancanza dell’Oss, ma per garantire la presenza di un secondo operatore, non essendo possibile lasciare un solo infermiere per l’assistenza alle pazienti ricoverate. Tale prassi viene messa in atto quando, nei reparti dove per dotazione di posti letto sono assegnati in turno un infermiere e un Oss, al verificarsi dell’assenza imprevista dell’operatore sociosanitario (in base alle attuali indicazioni del contratto nazionale degli Oss non possono svolgere servizio di pronta disponibilità), viene chiamato l’infermiere reperibile al quale sono richieste prestazioni esclusivamente riferibili al suo profilo ed alle sue competenze professionali”.
Sulla copertura dei turni notturni e delle ferie Asl 5 conclude: ” A proposito dell’assenza degli OSS nel turno notturno, si sottolinea che nell’ultimo anno si è cercato di migliorare il rapporto paziente/operatore, aumentando l’organico e garantendo il rapporto di un infermiere ogni 6/8 posti letto occupato durante le ore diurne e un infermiere ogni 8/9 pazienti durante la notte. Il programma di ferie estive di tutto il personale di ASL5 è garantito, avendo in organico la disponibilità dei cambi ferie che sono assegnati, aggiuntivamente all’organico di base, ad ogni struttura”.

La dichiarazioni della storica segretaria Fials Luciana Tartarelli hanno anche suscitato l’attenzione l’Ordine delle professioni infermieristiche. Opi in una nota ha precisato che: “ritiene importante rimarcare la presenza degli operatori socio sanitari nelle degenze dove, secondo i più diffusi modelli organizzativi, prevale una bassa complessità assistenziale. Poter disporre di un operatore socio sanitario in questi settori è veramente importante, in quanto permette agli infermieri un maggior tempo a disposizione per le attività più articolate e complesse del profilo”.
Nella nota prosegue: “Ci preme ricordare, anche su sollecito di alcuni colleghi, che per molti anni (ed anche recentemente, quando nelle settimane coincidenti lo scadere dell’appalto di Coopservice di oss presenti in Asl 5 non ce n’erano praticamente più) l’assistenza è stata sempre gestita con professionalità, cura e attenzione dai soli infermieri, figura presente H24 in ogni realtà che vede un letto di degenza, proprio perchè per legge (DM 739 del Settembre 1994) è l’infermiere il ”responsabile generale dell’assistenza infermieristica’. Questione nota, che ha creato le attuali giustificate richieste, da parte della nostra categoria, per una maggior attenzione retributiva e di carriera, visto un ruolo indispensabile, non sostituibile, nè ‘delegabile’, con altre figure”.

“Quindi, se anche noi siamo in sintonia con chi chiede più operatori socio sanitari in servizio effettivo in Asl 5, allo stesso tempo ricordiamo che i pazienti, in assenza di Oss, non sono abbandonati – aggiunge Opi -. Non di rado, le due figure (infermieri ed oss) risultano confuse da osservatori esterni, e perfino da certi addetti ai lavori; ma ci sono livelli di formazione, e soprattutto di responsabilità, diversi: se per le attività più semplici entrambe le qualifiche possono essere parte in causa, le azioni di assistenza e di pianificazione più complesse possono essere esercitate solo dall’infermiere, che ne è responsabile in base alle normative – ricordate- in vigore”.

“Cogliamo l’occasione per ribadire, a proposito di qualità dell’assistenza, che è necessario procedere il prima possibile, in questo caso da parte di A.Li.Sa. che ha bandito e gestito il concorsone regionale, alla assunzione dei nuovi infermieri, prima della scadenza di quelle graduatorie originate dal bando del Novembre 2021 – concludono dall’Ordine -. Purtroppo, vi è sempre una differente tempistica, forse inevitabile per la natura stessa della nostra complessa burocrazia, fra il momento dell’ uscita dal posto di lavoro (per qualunque motivo) e l’arrivo dei nuovi assunti: questo tema, per quanto riguarda gli infermieri, diventa davvero impegnativo in coincidenza dell’attuale periodo estivo, e per questo sollecitiamo la Regione ad accorciare il più possibile la tempistica tecnica sulle assunzioni previste per Asl 5, che dovranno anche colmare le ultime uscite di colleghi tornati a lavorare e vivere nelle loro Regioni”.

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