Prosegue la rassegna estiva di appuntamenti culturali e musicali organizzata da Porto Mirabello e CastèVive!, che sposta parte della sua edizione 2024 nella suggestiva location della Marina. Domenica 7 luglio dalle 18.30 “Buon compleanno Pinocchio”, il titolo della mostra dell’artista Gaetano Amato: artista poliedrico, che realizza la maggior parte delle sue opere con materiali di recupero, vetri, legni, carta, utilizzate con diverse tecniche: su acrilico, carboncino, tela, polistirene, molteplici materiali, ma sempre stesso soggetto: Pinocchio, l’emblema del bugiardo. La bugia, la falsità sono la rappresentazione del Pinocchio di Amato, che talvolta, accompagnato da una pecora, altro simbolo importante delle sue opere, per esistere ha bisogno di qualcuno che lo ascolti. Gaetano Amato nasce come disegnatore, poi attraversa periodi di sperimentazione, per arrivare all’utilizzo di varie tecniche e materiali. Il filo conduttore che attraversa le sue opere, il distacco e l’accusa nei confronti degli individui bugiardi e menzogneri, fa emergere un artista puro, di valore, che attraverso le sue opere non solo trasmette emozioni, ma ci porta a profonde riflessioni.
A seguire presso l’iconica Piazzetta di Porto Mirabello il concerto dei Millet Pickers Jazz Band. All’anagrafe: Piero Borrini (Clarinetto), Paolo Zuccotti (Trombone), Massimo Costa (Chitarra),
Doktor Lorentz, Banjo Carlo Aimini (Contrabbasso), Roberto Imparato (Washboard), laMillet Pickers Jazz Band nasce alla Spezia nel 2022, all’interno del laboratorio musicale delle ex scuole
elementari del Favaro. Il nome richiama la zona di residenza della band, Migliarina, e da qui i “pickers” ossia i raccoglitori di miglio, ad evocare campi di cotone e quindi “Cotton Pickers” e band afroamericane dei primi del secolo scorso. Punta di diamante della band il clarinettista Pietro Borrini, della locale “Original Sprugolean Jazz Band”, già all’attivo alla Spezia fin dagli anni ’60. Sonorità New Orleans, Hot Jazz, Dixieland, Spiritual, Blues, in un lungo viaggio che ci riporta all’inizio del secolo scorso, un favoloso repertorio traditional jazz di quasi cento anni fa. La mostra di Amato inizia con il finissage del maestro Mauro Manco, altro artista di rilievo, che ha arricchito il Marina con le sue opere.
