Domani sabato 6 luglio, a Monterosso presso la chiesa di Fegina, dalle 12 alle 16 la parrocchia organizza un banchetto gastronomico. Sarà l’occasione per riaccendere l’interesse verso la facciata dell’edificio di culto che presenta due statue in ceramica di Emanuele Luzzati, detto Lele, versatile artista che dal 1949 si è dedicato a più di 400 spettacoli teatrali, balletto e lirica, ma anche al disegno, alla matita, alla china, al pennarello. Le due statue costituiscono un unicum della produzione di Luzzati. Furono commissionate dalla famiglia De Andreis in una delle fasi più creative nel campo della ceramica artistica di Emanuele Luzzati e ne rappresentano i santi protettori.
Così la restauratrice Barbara Checcucci ripercorre la peculiare storia dell’edificio: “La Chiesina di Fegina si trova a Monterosso al Mare in via Fegina al civico 120. Dedicata a Santa Maria Nascente fu eretta a fine Seicento come cappella e oratorio privato del cardinale Saporiti la cui famiglia – il loro stemma seicentesco è ancora inciso sul muro della chiesa – era proprietaria della adiacente villa sul lungomare di Fegina, poi divenuta villa Cavallo. Napoleone Bonaparte, conquistata la Liguria, la fece sconsacrare vietando le celebrazioni nei luoghi di culto privati. La cappella divenne prima dépandance abitativa di villa Cavallo e a inizio Novecento deposito per rimessaggio invernale di barche e gozzi. Nel gennaio del 1959, su richiesta del Vescovo di Luni – La Spezia – Gino e Bebe De Andreis la acquistarono e la donarono, ristrutturandola, alla Parrocchia di Monterosso che la consacrò finalmente a luogo di culto pubblico come Chiesa parrocchiale di Monterosso per la comunità di Fegina”.