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In arrivo commesse e investimenti alla spezia

Siglato l’accordo tra Leonardo e Rheinmetall per nuovi sistemi terresti su base Panther e Lynx

Il carro Lynx - rheinmetall-defence.com

Leonardo e Rheinmetall hanno siglato oggi un memorandum of understanding volto alla creazione di una nuova joint venture paritetica che ha l’obiettivo di sviluppare un approccio industriale e tecnologico di respiro europeo nel campo dei sistemi di difesa terrestre. L’accordo è finalizzato allo sviluppo industriale e alla successiva commercializzazione del nuovo main battle tank e della nuova piattaforma Lynx per il programma armoured infantry combat system in seno ai programmi dei sistemi terrestri dell’Esercito italiano.

In questo contesto si aprono interessanti opportunità per il polo Leonardo della Spezia, specializzato nella realizzazione di sistemi di difesa terrestri e navali, con importanti ricadute sulla filiera locale e nazionale nonché su altri siti produttivi di Leonardo.
Lo stabilimento spezzino di Leonardo, peraltro, sta vivendo un momento di importante crescita occupazionale ed evoluzione infrastrutturale.
Negli ultimi tre anni si è registrato un aumento del 30 per cento degli addetti, portando il totale a circa 1.120 alla fine del 2023, su un totale di quasi 3.000 addetti di Leonardo in tutta la Regione. Un trend positivo registrato anche nel primo semestre del 2024 e che è confermato anche per il secondo. L’età media dei neoassunti è di circa 31 anni e il 70 per cento di loro ha conseguito lauree di tipo scientifico, tecnologico, ingegneristico o matematico: un’occupazione giovane e altamente qualificata, che fa da traino anche all’ecosistema locale e della vicina Toscana.
Importanti investimenti anche per il benessere e il comfort dei dipendenti in azienda, per l’ammodernamento delle infrastrutture esistenti al fine di consolidare l’indipendenza produttiva di alcune tecnologie chiave e per l’avvio di nuove linee di produzione. Tutte attività che seguono un approccio industriale integrato incentrato sulla digitalizzazione, dove organizzazione e processi vengono affrontati utilizzando nuove tecnologie, sviluppando nuove competenze, in un’organizzazione flessibile.

“Leonardo e Rheinmetall, due principali fornitori europei di tecnologia della difesa, stanno unendo le forze per realizzare progetti ambiziosi. Vogliamo stabilire insieme nuovi standard e aprire le porte a una nuova generazione di tecnologie all’avanguardia per veicoli da combattimento, in e per l’Europa. In questo modo – ha affermato Armin Papperger, amministratore delegato di Rheinmetall Ag – ci rivolgiamo al mercato italiano e ad altri Paesi partner che hanno bisogno di modernizzazione nel campo dei sistemi di combattimento”.

Leonardo Roberto Cingolani e Rheinmetall Armin Papperger

 

 

“Le sinergie industriali e tecnologiche tra Leonardo e Rheinmetall rappresentano un’opportunità unica per sviluppare carri armati e veicoli di fanteria all’avanguardia. Consideriamo questo accordo un contributo fondamentale verso la creazione di uno spazio della difesa europeo”, ha aggiunto Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo.

In particolare, la joint venture, con sede in Italia, sarà il lead system integrator, prime-contractor e system integrator, in entrambi i programmi italiani main battle tank e armoured infantry combat system e definirà anche la road map per la partecipazione nel futuro main ground combat system europeo.

Nei programmi main battle tank e armoured infantry combat system, i sistemi di missione, le suite elettroniche e l’integrazione dei sistemi di armamento saranno sviluppati e prodotti da Leonardo in base ai requisiti richiesti dal committente italiano. Le tecnologie sviluppate costituiranno la base per lo sviluppo del futuro carrarmato europeo e delle nuove versioni rivolte all’export internazionale. Con il Panther, carro armato di nuova concezione, e il nuovo veicolo da combattimento della fanteria Lynx, Rheinmetall dispone di un’adeguata tecnologia di base su cui costruire entrambi i programmi.

Le linee di assemblaggio finale, i test di omologazione dei mezzi, le attività di consegna e il supporto logistico saranno realizzati in Italia con una quota italiana del 60%. L’attuazione del memorandum of understanding siglato oggi sarà soggetta alla preventiva approvazione delle autorità di regolamentazione competenti, tra cui la Commissione europea e le rispettive autorità nazionali garanti della concorrenza.

 

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