Prelievi Goletta Verde sul litorale spezzino: “Preoccupa campione Monterosso, fortemente inquinato”

Ventitré punti complessivi, distribuiti lungo le province di Imperia, Savona, Genova e La Spezia, 10 i campioni presi in foce di fiumi e canali, 13 quelli prelevati a mare. Degli 11 campioni risultati fuori dai limiti di legge alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori sul territorio, a 6 è stato assegnato il giudizio di inquinato, a 5 quello di fortemente inquinato, come stabilito da Legambiente per i campioni che superano più del doppio i limiti normativi. Questa una rapida panoramica sul campionamento realizzato dal 17 al 19 giugno lungo le coste della Liguria dai volontari Legambiente, i cui dati sono stati resi noti questa mattina da Goletta Verde, la campagna itinerante di Legambiente, nel corso di una conferenza stampa genovese.

I prelievi di Goletta Verde vengono eseguiti da tecnici e volontari, formati e coordinati dall’ufficio scientifico di Legambiente, che ha individuato i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai chilometri di costa di ogni regione.

Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:

INQUINATO = Enterococchi intestinali > 200 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 500 UFC/100ml.

FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali > 400 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 1000 UFC/100ml.

Per quanto riguarda lo Spezzino, sono stati sei i punti campionati. E’ risultato fortemente inquinato il campione prelevato nel canale che passa sotto Piazza Garibaldi a Monterosso, che sfocia in mare. E’ invece risultato inquinato il campione preso a mare, presso lo scarico sotto al belvedere di Manarola, comune di Riomaggiore. Entro i limiti i campioni prelevati in mare, presso la foce del canale sotto le scalette dalla spiaggia della Venere Azzura a Lerici, il mare all’altezza del triangolo storico di Marinella di Sarzana, alla spiaggia Fiumaretta di Ameglia e il campione prelevato alla foce del Rio Corniglia a Vernazza. “I campionamenti di Goletta Verde – spiegano da Legambiente – non si vogliono sostituire ai dati ufficiali sulla balneabilità ma vanno ad integrare il lavoro svolto dalle autorità competenti. Se, infatti, i dati di Arpal sono gli unici che determinano la balneabilità di un tratto di costa a seguito di ripetute analisi nel periodo estivo, le analisi di Goletta Verde hanno invece un altro obiettivo che è quello di andare ad individuare le criticità dovute ad una cattiva o assente depurazione dei reflui in specifici punti, come foci, canali e corsi d’acqua, i principali veicoli con cui questo tipo di inquinamento arriva in mare”.

“I dati del monitoraggio di Goletta Verde in Liguria evidenziano ancora una volta le difficoltà del nostro Paese in merito alla depurazione delle acque – dichiara Federica Barbera, portavoce di Goletta Verde -. Ci preoccupa il campionamento fatto a Monterosso, che è risultato fortemente inquinato, e ci auguriamo che, un territorio così virtuoso come quello delle Cinque Terre, lavori per trovare le cause di questo risultato e metta in campo gli interventi necessari”. Alla conferenza stampa hanno inoltre preso parte Stefano Bigliazzi, presidente di Legambiente Liguria, Michele Solari di Barchelettriche srl, Claudio Oliva, direttore Genova Blue District, Davide D’Arena, coordinatore monitoraggio balneazione Arpal, Maurizio Arcidiacono, responsabile Conou (Consorzio nazionale oli usati) – Coordinamento Area Nord-Ovest, e Federico Borromeo, direttore di Legambiente Liguria.