Pegazzano, residenti contro taglio cedro. Opposizioni: “Scarsa trasparenza”. Casati: “Pericolosità elevata”

Un gruppo di residenti di Pegazzano si è attivato stamani accorgendosi che stavano predisponendosi operazioni di taglio del cedro del Libano che sorge lungo la salita che porta a Costa di Murlo, operazioni poi non concretizzatesi. “Questa mattina abbiamo assistito al tentativo di blitz del Comune della Spezia per tagliare il centenario cedro del Libano a Pegazzano, sulla salita che porta a Costa di Murlo – affermano in una nota Andrea Montefiori, consigliere comunale Pd, e Adler Marchi, segretario Pd Pegazzano -. I cittadini, per i quali quella pianta rappresenta un simbolo del loro quartiere, non sono stati informati e sono rimasti increduli di fronte all’improvvisata del Comune”.
Proseguono Montefiori e Marchi: “Il tavolo del verde, sede nella quale si affrontano le problematiche come quella emersa stamattina, non si sa se sia stato convocato. Sicuramente i membri esterni non hanno ricevuto la convocazione. Purtroppo i tavolo del verde è uno strumento che l’amministrazione Peracchini non ritiene importante. Altrimenti, convocazione o meno, avrebbe preso contatto con chi ne fa parte, per discutere della presunta necessità di abbattere il cedro del Libano. Inoltre non è stata data informazione alla cittadinanza, come previsto dal regolamento del tavolo verde”. Per gli esponenti Pd, “se esiste una perizia che pone in classe D l’albero, deve essere spiegata ed illustrata in quella sede. Nessuno metterebbe la testa sotto la sabbia di fronte ad un pericolo per la pubblica incolumità. Ma i cittadini e le associazioni non possono essere messi di fronte al fatto compiuto una qualsiasi mattina di giugno”. Inine si domandano: “Se, come dice, la perizia risale a febbraio perché ci si attiva adesso, non eravamo già in una situazione di pericolo? Perché in cinque mesi non si è data la giusta e necessaria informazione?”.

In merito anche l’intervento del gruppo di opposizione Leali a Spezia. “Stamane siamo stati avvisati da cittadini i quali ci hanno detto che stavano abbattendo un cedro secolare a Pegazzano – dichiarano i consiglieri comunali Roberto Centi, Giorgia Lombardi e Patrizia Flandoli -. L’operazione è stata interrotta per le proteste di chi ravvisa in quell’albero, maestoso, insieme ai due che si trovano lungo la strada che sale verso Costa di Murlo, un tratto identitario del quartiere, data anche la presenza in immagini dei cedri in stampe della seconda metà dell’Ottocento e in antiche foto. Nessuno naturalmente vuole sottovalutare il potenziale pericolo di un albero, se è malmesso, ma ricordiamo che esiste una procedura del regolamento del Tavolo del verde (art.10), che prevede da parte di chi amministra una comunicazione ai cittadini e comunque, specie per zone di interesse paesaggistico come questa, un passaggio di comunicazioni trasparenti”. I consiglieri chiedono che “si proceda a un supplemento di perizia e, ove possibile, a una potatura che consenta di mettere in sicurezza l’antico albero, perché anche di immagini a cui siamo abituati è fatta l’identità di una città”.

“Sono stato contattato da alcuni cittadini e ho verificato la situazione – spiega a CdS l’assessore all’Ambiente, Kristopher Casati -. Si tratta di un albero di categoria D, cioè a pericolosità elevata: gli alberi di categoria D li tagliamo in automatico, non sono neanche soggetti al Tavolo del verde, dove ad esempio questa settimana si è trattato di sette pini ai Boschetti, ma di diversa categoria. Il taglio del cedro oggi è stato fermato, ma nei prossimi giorni verrà effettuato. Non ci piace tagliare gli alberi, ma la prima cosa è l’incolumità pubblica, e quanto tagliamo poi viene fatta una ripiantumazione”.