LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Lavoro interinale

Avevano concluso il lavoro prima della fine del contratto: “Così erano stati privati dell’ultimo mese di stipendio”. Ma dopo otto mesi la Cgil vince la causa

Roberto Canale

La Cgil spezzina vince la causa a difesa di sette lavoratori somministrati del sud est asiatico nel settore navale metalmeccanico che lavoravano in sub appalto dentro Fincantieri. “Sono lavoratori che si sono presentati alla Camera del Lavoro di Sarzana circa un anno fa – spiega in una nota stampa Roberto Canale, segretario generale dl Nidil Cgil della Spezia – questi ragazzi avevano un contratto della durata di cinque mesi, ma sono stati talmente bravi ed efficienti che hanno svolto il lavoro in quattro mesi. Così sono stati privati del quinto mese di stipendio e con tanti complimenti”. La Camera del Lavoro chiarisce infatti che la normativa prevede che il contratto sia onorato nella sua interezza, quindi i lavoratori dovevano essere impiegati presso un altro committente o essere inseriti in un percorso formativo retribuito. “Il rispetto del contratto di somministrazione deve essere pieno – continua Canale- abbiamo provato a ragionare con l’agenzia di somministrazione, ma senza successo. Quindi abbiamo proceduto con una causa gestita per noi dall’avvocato Andrea Frau. La causa, della durata di 7/8 mesi, ha visto una sentenza che ha ripristinato il diritto a ricevere anche l’ultima mensilità per i sette lavoratori”. Conclude Canale: “Questo modus aziendale che viene chiamato stop and go, intermittente, non può e non deve continuare: la retribuzione deve essere piena per tutto il periodo, altrimenti chi ci rimette sono i lavoratori che spesso non conoscono la lingua e la legislazione vigente. Tra agenzia di somministrazione ed utilizzatore c’è un contratto commerciale, che deve essere rispettato: le agenzie interinali devono pagare i lavoratori anche se il rapporto con il committente per qualche motivo viene meno. Invitiamo tutti i lavoratori somministrati che si trovano in situazioni simili a rivolgersi alle sedi della Cgil, dove troveranno assistenza e supporto”.
Più informazioni