La situazione del trasporto pubblico locale continua a tenere banco nel dibattito cittadino, anche a seguito delle segnalazioni di corse non eseguite che sono giunte a più riprese alla redazione di CDS.
Sull’argomento sono tornati a esprimersi nei giorni scorsi i rappresentanti del sindacato Cobas Lp, firmatari di una comunicazione inviata all’azienda per chiedere alla nuova dirigenza di trovare soluzioni alle carenze di organico che consentano di affrontare l’estate fornendo un servizio degno di tale nome.
“Sono anni che questa organizzazione denuncia le condizioni di lavoro, sempre più pesanti e il mancato adeguamento degli stipendi dei lavoratori del trasporto pubblico di questa provincia. In questi anni a più riprese e in tutte le sedi, abbiamo detto che se non si fossero cambiate le cose, e se non si fosse dato ascolto ai lavoratori che continuavano a dire “così non si può più lavorare”, si sarebbe arrivati al punto che pochissime persone avrebbero ambito a svolgere questo lavoro. Ora la frase “ve l’avevamo detto” è più che giustificata, infatti la mancanza di attenzione alle richieste dei sindacati, che chiedevano migliori condizioni di lavoro per gli addetti al Tpl, ha portato ad una cronica mancanza di personale. Non solo gli ultimi concorsi hanno visto pochissime domande – sottolineano i sindacalisti Cobas Lp – ma alcuni dei candidati hanno abbandonato l’azienda ancor prima di avere terminato il periodo di prova, addirittura dipendenti in pianta stabile si sono licenziati per trovare condizioni di lavoro migliori, cosa mai avvenuta in precedenza”.
“In questo momento entrambe le aziende che svolgono Tpl hanno enormi carenze di organico, a causa di ciò in Seal il servizio non esce più regolarmente alcune corse vengono soppresse e altre linee vengono trasferite ad Atc. Quest’ultima con grandissima difficoltà per ora sta facendo regolarmente il servizio, ma per farlo sta caricando di lavoro straordinario i propri autisti a livelli inaccettabili, addirittura facendoli rientrare al lavoro dal giorno di riposo. Basti pensare che per svolgere il servizio festivo, che ha meno turni, e di conseguenza ha bisogno di minor personale, la scorsa domenica sono state erogate circa 69 ore dì straordinario, cosa mai verificatasi in precedenza. Questo non è certo il modo di risolvere i problemi, che sicuramente aumenteranno dal primo luglio con l’inizio del servizio balneare che farà aumentare del 35% le corse anche in Atc”, sostengono i sindacalisti.
“È soltanto grazie “al senso del dovere” e di appartenenza che contraddistingue i lavoratori di Atc che ad ora esiste ancora un servizio di trasporto pubblico decente. Siamo convinti che non è certo con l’ennesimo taglio del servizio che si può pensare di sanare la situazione – proseguono facendo riferimento alla proposta giunta nei giorni scorsi da parte di Uiltrasporti – ma che la soluzione sia una politica attenta al trasporto, che investa per migliorare il servizio e le condizioni di lavoro ed economiche degli addetti, aprendo una discussione con i sindacati in un immediato futuro. A oggi invece nessuna proposta è stata avanzata né dal sindaco e né dal cda di Atc per risolvere il problema, anche per quanto riguarda l’affidamento in house, è rimasto in piedi solo e soltanto grazie ai sacrifici dei dipendenti Atc, che non hanno ottenuto nulla di quello previsto dall’accordo dell’affidamento in house da parte di proprietà e azienda. Auspichiamo che la nuova dirigenza non sia sorda come la precedente alle problematiche che affliggono il trasporto pubblico. Vorremmo ricordare alla proprietà che abbiamo apprezzato lo sforzo per ringiovanire il parco mezzi, ma gli autobus non si guidano da soli ci vogliono gli autisti”, concludono i Cobas.
