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La nota del capogruppo di linea condivisa

Pastorino: “Comunicazioni politiche mediate da avvocato Toti, in atto cortocircuito istituzionale”

Gianni Pastorino

“Solo l’insistente richiesta da parte dell’opposizione, basata per altro sul Regolamento del Consiglio, ha convinto una giunta reticente a comunicare quanto accaduto durante l’incontro tra gli assessori e Toti ad Ameglia. Anche perché i giornali e i media hanno evidenziato come si sia parlato di questioni estremamente importanti per il futuro della Regione, quali il rigassificatore davanti a Vado, le questioni legale al disavanzo nella sanità e, non meno importante, la questione di importanti nomine che riguardano il funzionamento della nostra regione”. Lo dichiara in una nota il capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio regionale, Gianni Pastorino, in merito alla discussione sulle comunicazioni rilasciate durante la seduta del mattino dal presidente ad interim Alessandro Piana in merito all’incontro avvenuto ieri tra Piana stesso, gli assessori Giacomo Giampedrone e Marco Scajola e il presidente della giunta Giovanni Toti, sospeso per via degli arresti domiciliari. Per Linea condivisa, “quanto accaduto oggi dimostra ancora una volta l’assoluta difficoltà in cui si trova il centro destra, pervicacie nel voler insistere che continui il governo della regione, mentre appare evidente che l’interesse di Toti prevale sul bene pubblico”. Conclude poi Pastorino: “Dicono che vogliono governare sino alla fine della legislatura, a settembre 2025, ma in realtà vanno in crisi ad ogni consiglio. Per altro, come appare evidente, questa inedita (e assurda) modalità di governo, con il presidente Toti agli arresti domiciliari, fa sì che le comunicazioni politiche debbano essere mediate dall’avvocato di Toti, dimostrazione lampante di un vero e proprio cortocircuito istituzionale”.