“Dopo un’analisi del nuovo piano di emergenza per il rigassificatore di Panigaglia abbiamo sollevato alcuni dubbi ai quali la Prefettura ha dato risposta. In sintesi i quesiti vertevano sui temi della sicurezza lato mare, dell’abitato di Fezzano, dei pericoli rilevanti e dell’allerta di tutto il Comune.
Ci hanno risposto che le boe di segnalazione antistanti l’impianto rappresentano il limite di sicurezza lato mare, mentre, in direzione dei centri abitati, partendo dall’impianto, la zona di “danno da irraggiamento” si estende di 400 m, ribadendo che i caseggiati di Fezzano ne sono esclusi. Facendo anche un confronto con il vecchio piano di emergenza, abbiamo notato che non tutti gli eventi scatenati di pericolo erano stati riportati nel nuovo piano, questo perché, ci hanno risposto, il documento descrive le cause di pericolo interne all’impianto che hanno effetti al di fuori. Infine, ci chiedevamo il motivo per cui, nonostante si ribadisse più volte che non ci fossero rischi per i centri abitati, fosse scritto che in caso di questi eventi dovesse essere diramata l’allerta alla popolazione. A questa domanda ci viene risposto che “ai fini dell’informazione della popolazione, può essere considerata un’area più vasta rispetto alle zone di rischio individuate”.
Francesca Sacconi
Lista La Civica
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