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Ora sovrapposte cariche sindaco e presidente commissione gestione area

Parco Porto Venere, Regione apre a modifica governance. Centi: “Pronta proposta di legge”

Isola Palmaria

Stamani in Consiglio regionale Roberto Centi, consigliere spezzino della Lista Sansa, ha illustrato un’interrogazione sul Parco regionale di Porto Venere per sapere se sia intenzione della giunta regionale promuovere la modifica della legge regionale che nel 2001 ha istituito l’area protetta “nel senso della eliminazione – si legge nell’interrogazione – della sovrapposizione automatica delle cariche di sindaco del Comune di Portovenere e presidente della Commissione che si occupa della gestione” del Parco in questione. “La legge regionale 12 del 1995 disciplina, come è noto, oltre ai principali Parchi naturali regionali, anche la gestione di aree protette regionali di limitata estensione e ricadenti all’interno di un unico comune – così Alessandro Piana, presidente regionale ad interim con delega ai Parchi, in una nota che ripercorre la risposta d’aula -. In base al modello gestionale stabilito dalla norma, i rispettivi Comuni hanno in affidamento la gestione dei Parchi naturali di Porto Venere (in Comune di Portovenere), di Bric Tana (in Comune di Millesimo) e di Piana Crixia (in Comune di Piana Crixia) nonché delle Riserve naturali dell’Isola Gallinara (Comune di Albenga), di Rio Torsero (Comune di Ceriale) e di Bergeggi (Comune di Bergeggi). La legislazione successiva e la modalità di gestione in diverse Regioni confermano questo orientamento di governance sempre più vicina ai cittadini. Gli obiettivi perseguiti riguardano la conservazione di specie animali o vegetali, dell’ambiente nel suo complesso, delle comunità biologiche, l’integrazione tra uomo e ambiente naturale, la valorizzazione e sperimentazione della biodiversità e delle attività produttive compatibili. Pertanto, l’amministrazione è disponibile a valutare modelli diversi di governance per le cosiddette Aree protette ‘minori’ (non per importanza ambientale ma per estensione territoriale), al fine di rendere sempre più efficaci le politiche di tutela e di valorizzazione del sistema regionale delle Aree naturali protette”.

Il responso di Piana ha lasciato Centi “almeno parzialmente soddisfatto, per non dire interamente soddisfatto di questa disponibilità”, ha detto il consigliere dell’opposizione. Che ha aggiunto: “La funzione del Parco regionale di Porto Venere negli ultimi anni non è stata garantita. Sono testimone personale del fatto che nel Parco c’è evidente incuria – vogliamo chiamarla ‘voluta’, se propendiamo per la parte accusatoria nei confronti dell’ex sindaco Matteo Cozzani; vogliamo, diversamente, chiamarla ‘casuale’ -. L’ho segnalato non ora, in maniera strumentale, ma in tutti questi anni. L’isola Palmaria in particolare è lasciata all’abbandono; si sono lasciate tradizioni importanti come quella di un centro studi, come quella della cura di matrimoni archeologici anche preziosissimi”. Ha aggiunto Centi: “Accolgo con favore la possibilità di cambiare al governance, mettendo al fianco del sindaco di Porto Venere qualche esperto di alto livello scientifico o altre figure secondo le modalità che si vorranno trovare insieme”. Il consigliere regionale spezzino ha infine annunciato di avere pronta in merito una proposta di legge “per dare un utile strumento per cercare di governare diversamente quei parchi che si trovano in una via di mezzo tra i quelli più grandi e le micro entità. Potremmo forse trovare una soluzione condivisa, ne saremmo veramente felici non solo noi ma credo tutto il territorio”.

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