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Autorizzato intervento di riforestazione

Monterosso, stuoie di cocco sui fondali per ripristinare la posidonia

Panorama Monterosso
Un panorama monterossino

Biostuoie nei fondali del mare di Monterosso per ripristinare parte della distesa di posidonia oceanica. Un intervento per il quale la International School for Scientific Diving “Anna Proietti Zolla” ha ricevuto ieri l’autorizzazione da parte degli uffici della Regione, della durata di 36 mesi e comprensiva del favorevole pronunciamento del Parco nazionale delle Cinque Terre in merito alla Valutazione di incidenza – fase di screening per la Zona speciale di conservazione “Fondali Punta Mesco – Riomaggiore”.
In seguito ad un’indagine preliminare condotta dall’Università degli Studi di Genova, sono state individuate tre possibili aree di intervento: l’esatta localizzazione sarà concordata con l’Area marina protetta delle Cinque Terre. L’operazione è previsto si sviluppi nell’arco di tre anni, con la posa di dieci biostuoie per la riforestazione di circa cento metri quadrati di superficie per anno, per un totale dunque di trenta biostuoie e trecento mq circa di posidonia ripristinata. Le biostuoie, composte da un elemento di rinforzo metallico accoppiato a una rete in fibra naturale fatta interamente di cocco, misurano cinque metri per due e ognuna sarà stesa e ancorata al substrato mediante picchetti.
“Successivamente alla posa delle stuoie – si spiega nell’atto autorizzativo regionale -, sul fondale verranno messe a dimora circa 2.000 talee di Posidonia oceanica, organizzate in cento nuclei di ricolonizzazione costituiti da almeno venti talee/nucleo, che saranno reperite tra quelle naturalmente scalzate dalle mareggiate o da attività antropiche reperibili in siti di accumulo all’interno delle praterie di posidonia oceanica senza interferire in alcun modo con le praterie esistenti; è previsto il monitoraggio nel tempo delle aree riforestate, che prevede la misurazione della densità dei fasci fogliari, la copertura percentuale delle aiuole trapiantate e la percentuale di sopravvivenza dei fasci. Le biostuoie ed i relativi picchetti saranno posizionati mediante l’impiego di un mezzo marittimo e l’ausilio di un operatore subacqueo; la durata dell’attività di posa è stimata in un giorno, mentre quella di piantumazione è pari a circa quattro giornate lavorative”.

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