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“Un arco da 100 metri e due gru speciali per coprire la Ferrovia”

Presentato il progetto che coprirà la Curva Ferrovia: lavori già al via in questi giorni, il settore sarà chiuso da ottobre a dicembre

Il progetto che porterà alla copertura della Curva Ferrovia dello stadio Picco è pronto a partire. Dopo un lungo studio di strutture e costruzioni, nella pancia dello stadio spezzino è stato presentato oggi quello che sarà il progetto di lavoro che accompagnerà la città per i prossimi sette mesi, con il completamento finale fissato per il 21 di dicembre, prima del boxing day di campionato. “Un’emozione e un privilegio vederci affidato questo progetto”, ha spiegato Sabatino Tonacci, ingegnere di Exa engineering SRL, che si occuperà di gran parte del lavoro. “Abbiamo provato a trasferire questa emozione nella buona esecuzione del progetto: la copertura di una curva, al di là delle difficoltà ingegneristiche, è abbastanza semplice. Abbiamo provato a semplificarla, curare il design degli elementi dominanti e curare le parti che racchiudono la copertura. Sono strutture abbastanza semplici, con pilastri di fondazioni, ma lo sforzo più grande è stato curare le interferenze”, racconta.

Un gigante in acciaio, che occuperà diversi mesi per la sua realizzazione completa: “Il progetto sembra basico e semplice, ma le interferenze sono tante e lo sforzo è stato grande. La caratteristica della copertura è avere un arco di 100 metri, una struttura curva, tridimensionale, spaziale e gestirne la costruzione e l’assemblaggio con i tempi a disposizione, che sono molto precisi, ha richiesto uno studio abbastanza importante. Abbiamo studiato ogni minimo dettaglio, i lavori sono stati consegnati ieri e già stiamo tagliando i modelli di acciaio. Speriamo che tutto vada bene, ci sono alcune insidie nella sollevazione dell’arco che sarà fatto con due gru imponenti, ma speriamo di portare buoni frutti. L’arco viene costruito per intero nel retro della curva e con due gru enormi che devono sbracciare molto verrà tirato su. Le gru da utilizzare sono particolari, richiederanno una decina di giorni di montaggio e smontaggio perché arrivano con parecchi tir. Andrà preparata una base di appoggio in piano che garantisca il carico e l’attività di sollevamento è molto importante. Come invasione ed occupazione dell’area sarà il momento più critico, perché hanno un ingombro e necessitano di altre gru per essere montate. Non è detto che smonteremo i tornelli dietro al settore, lo spazio è ampio ma c’è una parte di recinzione dove si stringe lo spazio retrostante. Quella parte probabilmente dovrà essere tolta, ci sarà un breve periodo dove la circolazione magari sarà a senso alterno. Proveremo a minimizzare l’impatto. Usare queste due gru ci facilita il montaggio, con altri macchinari avremmo allungato i tempi”, conclude l’ingegnere Tonacci.

 

Il render della copertura della Ferrovia

 

A coadiuvare l’intervento dell’ingegnere Tonacci ci ha pensato il collega Eugenio Pulsinelli, ingegnere strutturista di Exa engineering, che è entrato più nel dettaglio della costruzione: “Siamo partiti dall’idea dell’arco dai vecchi render dello studio Gau di Roma. Grazie ai rilievi fatti con un drone abbiamo cercato di inserire l’arco nel contesto. Come detto, l’arco è di 100 metri e riprende la forma della Curva, costruito con oltre 300 tonnellate di acciaio. Ci sono lavorazioni che sono partite subito, entro dieci giorni verranno costruite le fondazioni a partire dai pali, che saranno 46 in totale. Finché la Curva sarà aperta l’obiettivo è finire le fondazioni: con la pausa ci sarà la possibilità di montare le strutture in acciaio. Ad ottobre inizieremo a montare l’acciaio per finire il 21 dicembre, con l’inaugurazione della copertura per il 26″.

“Si tratta 2600 metri quadrati, la struttura copre la pianta della Curva più tre metri in avanti, arrivando fino al fosso. La forma è dovuta ai limiti e alle richieste di visibilità, perchè la Ferrovia si alza verso il centro e con l’arco ogni posto avrà visibilità senza intralci. L’arco viene tirato su in cinque giorni. Viene assemblato a terra nel piazzale della curva e in cinque giorni lo tireremo su e lo metteremo in posizione. Benassi ha dei bei capannoni e viste le grandezze dei pezzi assemblerà lui in officina i blocchi”, conclude.

I disegni degli spazi dove appoggeranno i pali della nuova copertura
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