Un pomeriggio da ricordare per i ragazzi delle giovani dello Spezia, che nell’area hospitality della rinnovata tribuna dello stadio Alberto Picco hanno incontrato una delle leggende dello sport azzurro, la campionessa olimpica e mondiale Josefa Idem. Una lunga chiacchierata di un paio d’ore, organizzata da Spezia Calcio in partnership con il main sponsor del settore giovanile, Immobiliare Massari, in cui la Idem ha raccontato quello che è stata la sua carriera, provando a stimolare i giovani atleti che si stanno affacciando al mondo dello sport.
“Anche io ho avuto la loro età e crescere partendo da quell’età mi ha comportato una serie di ostacoli, scelte da compiere e consapevolezze da maturare e raccontare”, ha raccontato la campionessa a Città della Spezia. “Ho imparato strada facendo e penso che possa essere interessante per i ragazzi. Vorrei stimolare le loro riflessioni, mi piacerebbe capire quali scelte vogliono prendere. Volere è potere? È una provocazione. Non penso a cosa ci sarà da evitare, i ragazzi sono in questa realtà perché gli piace e mentre sono qui vengono proiettati verso le motivazioni e gli obiettivi, oltre che lo stare insieme”, prosegue la campionessa, che poi condivide un consiglio con i ragazzi presenti: “La cosa più importante è essere consapevoli che in ogni momento della nostra vita impariamo delle cose. Loro imparano movimenti, schemi, i loro muscoli imparano ad adattarsi, il cervello impara nuove conoscenze. Il consiglio è di essere sempre aperti e curiosi ad apprendere perché ti avvicina al raggiungimento del sogno. C’è chi li raggiunge e chi no, ma è uguale a tutti gli altri”.
“Quello della Idem è un messaggio trasversale ai tanti nostri ragazzi delle nostre squadre maschili e femminili”, commenta con gioia il responsabile del settore giovanile spezzino Davide Caliaro. “Una campionessa di un altro sport ha spiegato loro cosa significa accettare vittorie e sconfitte. Un percorso di crescita che deve essere esempio nello sport e nella vita, permettendo loro di capire cosa sia giusto e cosa no. E capire che occorre lottare per ottenere risultati sportivi e non”.