La gara per l’affidamento del subappalto Atc ritorna al centro del dibattito politico cittadino

La notizia dell’assegnazione del 30 per cento del servizio di trasporto pubblico da parte di Atc esercizio al consorzio Trotta/Riccitelli ha riportato l’attenzione della politica spezzina su un tema già affrontato nelle scorse settimane dal consiglio comunale spezzino, quando decine di lavoratori di Seal si presentarono a Palazzo civico per manifestare tutti i loro timori sul loro futuro. Ne scaturì un documento unitario in loro difesa nel quale venivano fornite rassicurazioni che oggi sembrano parole vuote.
I lavoratori di Seal, infatti, hanno già annunciato il blocco dello straordinario, lamentando anche l’esodo di un parte dei colleghi, preoccupati dalle notizie che riguardano Trotta bus provenienti dal Piemonte e dalla Campania, dove l’azienda svolge servizio di trasporto in appalto e dove i dipendenti e i sindacati sono sul piede di guerra per ritardi nei pagamenti di stipendi o contributi.

Ecco allora che il Partito democratico spezzino e il consigliere del gruppo misto di maggioranza Fabio Cenerini ritornano ad accendere i fari sulla questione, chiedendo conto di quanto sta accadendo al sindaco Pierluigi Peracchini, in qualità di rappresentante del socio di maggioranza di Atc.
Questa sera, in apertura del consiglio comunale, si svolgerà il question time con cui il Partito democratico chiede all’amministrazione come mai non ci sia stato quel confronto in commissione che era stato promesso di fronte ai lavoratori Seal.
Domani, su richiesta di Cenerini, alle 17.30 sarà la volta dell’audizione in commissione Controllo e garanzia del neo presidente di Atc esercizio, Franco Pomo, che già dal primo giorno sulla scrivania si è trovato la patata bollente di una gara controversa e ormai indirizzata da portare a termine.

A questi due momenti che aiuteranno a chiarire quanto accaduto nelle ultime settimane, insieme a quello che potrà accadere nelle prossime, si unisce l’interpellanza depositata nelle scorse ore ancora da Cenerini, che porta sotto la lente di ingrandimento la composizione della commissione che ha giudicato le due offerte pervenute per l’affidamento del servizio in subappalto, quella di Seal e quella di Trotta/Riccitelli.
In particolare Cenerini si domanda come possa essere stato deciso, durante la gestione in capo all’ex amministratore delegato Francesco Masinelli, di inserire all’interno del gruppo dei decisori dell’affidamento di una gara da 28 milioni di euro, un membro nel cui curriculum è riportato il diploma di scuola media come titolo di studio. Un ex sindacalista che ha svolto mansioni di operaio e di autista, promosso prima responsabile della funzione organizzativa, e poi responsabile area affari generali.
“A che titolo è stato inserito nella commissione aggiudicatrice?”, domanda Cenerini nell’interpellanza. “Negli articoli citati del codice degli appalti che determinano le caratteristiche dei membri della commissione aggiudicatrice si chiarisce inequivocabilmente che i membri devono essere: esperti nello specifico settore cui si riferisce l’oggetto del contratto, in possesso del necessario inquadramento giuridico e di adeguate competenze professionali”, prosegue il consigliere.
Cenerini, inoltre, fa notare che in tre curriculum dei cinque pubblicati a corredo dell’atto di nomina dei componenti della commissione ci sono mansioni e incarichi che si riferiscono a un periodo successivo alla nomina stessa. “Dovevano per trasparenza essere pubblicati insieme alla nomina, mentre riportano incarichi di marzo e anche aprile 2024! Non erano stati pubblicati? Sono stati sostituiti? O sono stati inseriti soltanto dopo il mio accesso agli atti, in palese violazione da quanto previsto dal codice degli appalti pubblici?”, conclude il consigliere, ponendo interrogativi che, in effetti, richiedono risposte chiare e convincenti.