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L'intervento del responsabile sindacale mario bonafiglia

Gara per il subappalto, personale, dirigenza decapitata e Napoleonica: i problemi del Tpl spezzino. La Fit Cisl: “Pronti a collaborare per il rilancio di Atc”

Bus Atc Tpl

“La condizione del Trasporto pubblico locale spezzino è in un momento non certo roseo”. Mario Bonafiglia, responsabile del Tpl per Fit Cisl, lo afferma senza mezzi termini, mettendo in luce le difficoltà che si sono accumulate negli ultimi mesi. “Siamo in un momento di grossa difficoltà nel reperire personale qualificato – dichiara Bonafiglia – con una la carenza di progettazione che ha contraddistinto la gestione appena terminata di Atc Esercizio, chiusa in se stessa e incapace di vedere i chiari segnali che lanciava il mercato del lavoro e di accettare un confronto costruttivo con le rappresentanze sindacali. Questo ha portato a impoverire le risorse umane aziendali con scelte sbagliate e fuori tempo che fanno sì che attualmente si riesca a stento a coprire giornalmente il servizio”.
Bonafiglia sottolinea come tutto ciò accada in un momento in cui c’è “una fame di trasporto pubblico principalmente legata al turismo e agli operai della nautica”. “Ma Atc vede un trend di calo degli organici dovuto a pensionamenti e a un inizio di fuga di autisti verso altri lavori, con assunzioni che non riescono a coprire tali carenze. Gli ultimi concorsi, ben tre nell’ultimo anno solare, hanno visto un numero di domande di partecipazione risibile – sottolinea il sindacalista Fit Cisl – e la quasi totalità di queste sono state presentate dal personale che già lavora sulle linee Atc per contro della ditta del subappalto, non risolvendo il problema interno e ampliandolo nella ditta concessionaria”.

“Il tutto, ci risulta, senza lo studio di un Piano del personale e con una serie di concorsi interni a un mese dalla scadenza del mandato. E come regalo finale, una gara per le linee in subappalto raffazzonata, con due sole cordate partecipanti e con il risultato di un ulteriore stato di tensione tra i lavoratori che vivono ancora nell’incertezza con la cordata che risulta attualmente vincitrice che porta in dote un curriculum non certo specchiato. Ma non era meglio – domanda Bonafiglia – se tutto questo fosse affrontato e sviluppato dalla dirigenza entrante, con un prospetto temporale ampio su cui lavorare e sviluppare gli investimenti necessari?”.
Come se non bastasse anche le vicende giudiziarie che si sono abbattute sulla Regione e sull’ex sindaco di Porto Venere hanno avuto degli effetti nell’organizzazione dell’azienda: “A oggi Atc Esercizio è ancora senza un amministratore delegato per un problema che nessuno si sarebbe aspettato, con la gestione provvisoria del nuovo Cda appena nominato presieduto dal presidente Franco Pomo di cui abbiamo apprezzato la celerità con cui ci ha subito convocato, ma che giustamente porta avanti l’ordinario e non può entrare nel merito della miriade di problemi lasciati insoluti, tra i quali una serie di strascichi giudiziari tra lavoratori e azienda. C’è urgenza di riavere una controparte con pieni poteri per poter avviare un Piano di rilancio attraverso un confronto costruttivo e che tolga dal tavolo sindacale gli strascichi e le incongruenze lasciate in eredità. Fit Cisl è pronta al confronto con idee e la serietà che ci contraddistingue. Urge rimettere al centro del dibattito il lavoro e le persone che lo svolgono affinché possano, attraverso la giusta serenità, dare al territorio un servizio di trasporto pubblico locale di qualità e al passo con i tempi. Entro fine mese sarà nominato il nuovo amministratore delegato di Atc Esercizio: siamo pronti a collaborare per il rilancio dell’azienda per il bene della comunità spezzina”.

Per quanto riguarda le difficoltà della SP 530 Napoleonica legate alla sicurezza e ritornate al centro della discussione Bonafiglia conclude: “Per noi questi temi non si sono mai sopiti e riteniamo che il problema principale sia dato dalla carenza di parcheggi regolamentati in una strada che naturalmente pone dei limiti di spazio. Ma la sosta al contempo non può essere negati ai residenti. Le soluzioni sono poche e tutte hanno dei costi. Forse la più semplice e meno impattante sarebbe quella di creare zone di parcheggio regolamentate da sensi unici alternati comandati da impianti semaforici, soluzione già utilizzata in altre realtà della stessa Liguria, con il logico problema dell’allungamento dei tempi di percorrenza”.

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