Le inchieste che hanno portato all’arresto del presidente della Regione Giovanni Toti e del suo capo di gabinetto Matteo Cozzani e che hanno visto il coinvolgimento del vice capo di gabinetto del Comune della Spezia Francesco Fiorino non potevano non approdare nella seduta di consiglio comunale in programma questa sera.
A portare l’argomento all’attenzione del parlamentino spezzino è stato il Partito democratico, che nei giorni scorsi ha presentato un question time rivolto al sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, chiedendo rassicurazioni su opere come il nuovo ospedale e la variante Aurelia e delucidazioni sulla figura nominata nello staff del sindaco.
“Le notizie che leggiamo in questi giorni – ha detto il consigliere dem Marco Raffaelli nella presentazione dell’interrogazione a risposta immediata – provocano imbarazzo e sdegno, ma fanno temere anche il rischio di inefficienze. Signor sindaco, non siamo noi quelli che lei ha definito persone “con la bava alla bocca per il raggiungimento di un obiettivo”, semmai questo è ciò che emerge dalle carte dell’indagine. Facciamo un appello alla serietà, in uno dei momenti più bui della nostra Regione, e chiediamo quali rassicurazioni l’amministrazione ha ricevuto sul nuovo ospedale del Felettino, finito sotto gestione diretta della Regione per volere di Toti, e la Variante Aurelia. Leggiamo di uffici chiusi in Piazza De Ferrari e ricordiamo che il cantiere del Felettino avrebbe dovuto partire entro i primi dieci giorni maggio, ma a oggi non si è mosso niente. Inoltre, nell’inchiesta è finito il suo vice capo di gabinetto, una sua persona di fiducia, e vorremmo chiarimenti in merito”.
Peracchini ha risposto: “La procedura per il nuovo ospedale è conclusa, il contratto è stato firmato e il cantiere è stato consegnato a fine aprile: in questi giorni sono in corso le verifiche da parte di Rina Check e a breve prenderanno il via i lavori. La Variante Aurelia – ha dichiarato il sindaco – è di competenza di Anas: i lavori dei tre lotti sono stati assegnati e nel primo lotto sono a buon punto, nel secondo sono stati avviati e nel terzo sono in procinto di iniziare. Stupisce la voglia di strumentalizzare le questioni, anche quando è noto che un’opera è in capo ad altri soggetti. Per quanto riguarda il dottor Fiorino: appena ha avuto la notizia delle indagini si è dimesso dal consiglio di amministrazione di Atc, che oggi ne ha preso atto e ne ha assunto le deleghe. Presto si riunirà l’assemblea dei sindaci e dei soci procedere con la nuova nomina. Sottolineo che il fatto contestato nell’inchiesta è precedente alla nomina a vice capo di gabinetto”, ha concluso il sindaco.