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Tra due mesi in ritiro

D’Angelo a Pescara e Macia alla Spezia in attesa del ritorno di Philip Platek

Mentre il settore sportivo tira il fiato fino all'arrivo del presidente degli Usa, l'ad Gazzoli seguirà il dossier Picco: tribuna verso il completamento, la copertura della Curva Ferrovia incombe. Melissano, ds della serie A, lascerà il club a fine giugno. Da rivedere il settore marketing dopo l'addio di Scafati.

Philip Platek

Per lo Spezia c’è esattamente un mese in più rispetto a quanto concesso dal calendario un anno fa per preparare i primi passi della nuova stagione. Oggi una prospettiva che suona lontanissima per tutto il club. O quasi. Lo è sicuramente per la squadra, che ieri sera si è lasciata andare a festeggiamenti durati tutta la notte. Prima l’abbraccio in campo con il popolo bianco, poi una lunga notte per sciogliere la tensione come ammesso dal più giovane della truppa, quel Pio Esposito (‘ore di sonno per ora zero’) che è uno degli uomini copertina della serata.

E’ prospettiva lontana anche per Luca D’Angelo, che torna a Pescara a godersi qualche giorno in famiglia sapendo che il suo contratto si è rinnovato automaticamente con il triplice fischio dell’arbitro La Penna. La scelta fatta lo scorso novembre ha pagato, il tecnico vorrebbe poter competere per un livello più alto la prossima stagione. E non solo lui.

Luca D'Angelo

 

E’ un po’ più vicina per Eduardo Macia, che invece rimane alla Spezia almeno fino a giugno. Ieri sera è stato visto perfino scattare qualche selfie con i tifosi a cui si è mischiato sul terreno verde per i festeggiamenti. Questo è il calcio, che risolve le tensioni di mesi sul campo, dove il risultato è giudice di tutto. Nel bene e nel male e spesso in entrambi contemporaneamente. Oggi il direttore dell’area tecnica è salito a Follo per incontrare allenatore e calciatori, decretare il rompete le righe e dare appuntamento a tutti a tra otto settimane circa. Un appuntamento a cui non sarà presente Stefano Melissano, il direttore sportivo di due anni di serie A, che vede scadere il suo contratto a giugno e che lavorerà al 99% in un’altra piazza il prossimo anno (non sarà il Genoa).

La nuova stagione è invece già a portata di mano per Andrea Gazzoli, amministratore delegato con diretta responsabilità sul capitolo rinnovamento stadio Picco, processo che non può conoscere soste. Alla tribuna mancano pochi dettagli, in particolare legate all’area stampa. Sessanta postazioni al piano più alto, organizzazione a prova di qualsiasi competizione passata e futura e potenzialmente da partita ufficiale della nazionale maggiore. Poi ci sono gli spazi media, ovvero la sala conferenze e quella per il lavoro del post; attigue e ancora tutte da allestire.

Eduardo Macia e Andrea Gazzoli

 

Ma già incombe soprattutto la copertura della Curva Ferrovia, addendo che non rientra nelle migliorie necessarie a ospitare un eventuale serie A, ma messa nel pacchetto dalla Regione Liguria al momento di concordare il cofinanziamento dell’opera. Non c’è tempo da perdere, perché già oggi la prospettiva di giocare almeno alcune partite della stagione 2024/25 con il settore chiuso è più di un’ipotesi.

Tutti attendono in ogni caso il ritorno in Italia del presidente Philip Platek, che metterà in fila programmi e uomini. A oggi Macia ha un contratto fino al 2026 e D’Angelo fino al 2025: ogni decisioni della famiglia americana si innesta a partire da questo punto. Qualcosa dovrebbe sicuramente cambiare negli uffici anche a livello di numeri, che sono rimasti parametrati alla serie A. L’uomo marketing Luca Scafati ha lasciato da circa un mese, risolvendo direttamente un argomento che sarebbe comunque stato all’ordine del giorno.

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