Il futuro prossimo dell’amministrazione regionale è avvolto nelle nebbie. Al momento, come già scritto in precedenza, la reggenza è affidata al vice presidente Alessandro Piana, visto che il presidente Giovanni Toti è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione.
Gli scenari possibili sono molteplici e su quali potrebbero essere gli effetti del terremoto giudiziario si è espresso per primo Matteo Rosso, deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, intervistato da Alberto Maggi per Affaritaliani.it
“Prima di esprimere una valutazione attendo di vedere le carte, leggere bene e capire. Certo è che questa vicenda ci è capitata tra capo e collo, una cosa del genere non ce la saremmo mai aspettata. Io sono un garantista sempre e per me fino al terzo grado di giudizio prevale la presunzione di innocenza”, dichiara Rosso. “Ognuno fa il suo mestiere, la magistratura ha il dovere di indagare e l’indagato il diritto di difendersi”.
Sul futuro della Liguria Rosso spiega di doversi confrontare anche con i vertici nazionali di Fratelli d’Italia, mentre sull’ipotesi di elezioni anticipate risponde: “Il fatto è accaduto poche ore fa, ma non si può escludere nulla. In Liguria le elezioni sono in programma da ottobre del 2025 ma l’ipotesi delle elezioni anticipate in Regione a questo punto non si può escludere. E bisogna anche vedere le scelte che opererà Toti, magari per difendersi in modo più sereno preferisce dimettersi e cade tutto e si va al voto”, conclude il coordinatore ligure di Fratelli d’Italia.