Fincantieri Muggiano: “Notevole mole di lavoro nei prossimi anni, chiediamo forte ciclo di assunzioni”

Fincantieri, Rsu e segreterie provinciali delle forze sindacali a confronto lo scorso 17 aprile, soprattutto sui carichi di lavoro dei prossimi mesi. Un incontro in merito alla quale interviene oggi con una nota la Fiom-Cgil. Per quanto concerne le unità di superficie, “come attività in via di completamento avremo nei prossimi mesi l’arrivo in cantiere provenienti da Riva Trigoso della 12sima FREMM e la settima PPA – osserva la forza sindacale -. Come risaputo è stato ufficializzato che la quinta e la sesta PPA, inizialmente realizzate per la Marina militare ed in fase di completamento, sono state vendute all’Indonesia e in tal senso condividiamo con l’azienda l’auspicio che presto venga confermata la firma di due nuove PPA (l’ottava e la nona) che andranno operativamente a sostituire quelle previste, come anche auspichiamo che venga finalizzato l’acquisto delle due nuove fregate FREMM Evo, già approvate dalla Commissione Difesa, in sostituzione di quelle precedentemente vendute all’Egitto. A partire da maggio sarà poi impostata in cantiere la nuova nave oceanografica della Marina Militare”.

Fronte sommergibili, prosegue Fiom, “mentre procede la produzione della prima e seconda unità U212NFS, si prevede a luglio la cerimonia di prima impostazione del terzo battello ed è in corso la discussione per la firma del quarto. Questo produce una visibilità di continuità di lavoro della officina sommergibili di circa 15 anni. Si tratta di un orizzonte temporale importante come mai si era prospettato in passato con le precedenti serie e questo, a detta dell’Azienda, permette anche di riconsiderare lo spazio occupato dalle aree di lavoro per aumentarle, cosa che noi auspichiamo anche per migliorare la vivibilità e la situazione ambientale dell’officina sommergibile”.

Infine il tema del nuovo bacino. “Mentre l’azienda stava procedendo alla fine dell’incontro la Fiom ha posto nuovamente la questione del nuovo bacino, vitale per il ruolo del cantiere Muggiano – si legge ancora -, che è stato più volte annunciato ma di cui ancora non si conoscono particolari né data di inizio realizzazione. L’azienda ci ha assicurato che l’obbiettivo è avere nuovo bacino entro l’anno 2026. I tempi rispetto a quelli promessi in precedenza si sono di poco allungati per via di un allargamento del progetto che prevede una costruzione di dimensioni maggiori rispetto a quello attuale, in linea con le nuove esigenze della Marina militare di costruzioni di dimensioni superiori (FREMM Evo). Novità importante emersa dall’incontro è che l’azienda sta seriamente valutando la possibilità di realizzare tale bacino in muratura e questo rappresenterebbe un investimento ancora più importante ma anche il più funzionale alle esigenze del cantiere. Tra l’altro se, come auspichiamo, si decidesse per il bacino in muratura ciò comporterebbe obbligatoriamente, a detta dell’azienda, anche altri importanti investimenti in termini di infrastrutture necessarie di supporto, come ad esempio di una chiatta semi-sommergibile”.
Conclude la nota della Fiom: “La notevole mole di lavoro che comunque interesserà il cantiere Muggiano nei prossimi anni ci porta a chiedere un forte ciclo di assunzioni, sempre più evidentemente necessarie”.