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Spezia-sampdoria 0-0

Spezia derubato due volte dal Var, con la Samp un pareggio che mette i brividi

Gli aquilotti dominano i genovesi in lungo in largo, sbagliando due grandi occasioni con Kouda e vengono fermati dall’arbitraggio. Non visto un evidente tocco di mano di Borini in area e annullata una rete regolare a Di Serio. Nel primo caso il Var non chiama, nel secondo sì e Di Bello contraddice sé stesso.

Spezia-Sampdoria

SPEZIA-SAMPDORIA 0-0

 

SPEZIA (3-4-2-1): Zoet; Mateju, Hristov, Nikolaou; Elia, Sa.Esposito, Nagy (21’st Bandinelli), Cassata (10’st Vignali); Verde (35’st Jagiello), Kouda (21’st Di Serio); P.Esposito (35’st Moro). (Zovko, Wisniewski, Cipot, Reca, Gelashvili, Candelari, Bertola).

All. Luca D’Angelo.

SAMPDORIA (3-5-2): Stankovic; Leoni (15’st Piccini), Ghilardi, Murru; Stojanovic, Kasami (15’st Girelli), Yepes, Darboe, Barreca (45’st Giordano); Borini (26’st Se.Esposito), Alvarez (26’st Pedrola). (Tantalocchi, Ravaglia, Ricci, Verre, Di Paoli, Gonzalez, Ntanda).

All. Andrea Pirlo.

 

Arbitro: Marco Di Bello (Brindisi).

Assistenti: Fabrizio Lombardo (Cinisello Balsamo), Nicolò Cipriani (Empoli).

Quarto ufficiale: Filippo Giaggaglia (Jesi).

Var e Avar: Marco Serra (Torino) e Luigi Nasca (Bari).

 

Angoli: 7-3

Ammoniti: Leoni, Cassata, Kouda, Mateju, Pedrola

Recupero: 2’ e 6’.

 

Spettatori: 8.750 spettatori.

 

Commento.

Lo Spezia pareggia per 0-0 in casa contro la Sampdoria in una partita in cui tutti gli episodi vanno a favore dei padroni di casa. I bianchi hanno di che lamentarsi dell’arbitraggio di Di Bello e della conduzione al Var di Serra. Nel primo tempo negato un calcio di rigore solare per un tocco di mano in area di Borini. Nella ripresa, a cinque minuti dal termine, a Di Serio viene annullato un gol perfettamente regolare dopo una revisione video che determina un calcio di punizione inesistente a favore degli ospiti. 

Lo Spezia è generoso, schiaccia la Sampdoria nella propria metà campo: 62 attacchi pericolosi a 13, 39 cross a 5, zero tiri in porta blucerchiati la statistica finale. Si ferma un po’ sulla scarsa vena di Kouda – due volte messo in area piccola da Salvatore, autore di una grande partita, su calcio d’angolo e incapace di spingerla dentro – e sulla poca mira di Verde. Si ferma soprattutto di fronte a due chiamate Var inspiegabili. La prima è la non chiamata sul braccio largo di Borini in area, la seconda la rete annullata che poteva decidere la partita. E la salvezza si fa sempre più dura.

Speziae-Sampdoria

 

 

Cronaca

E’ una partita di importanza capitale nel campionato dello Spezia. Contro la Sampdoria gli aquilotti cercano il colpo di reni dopo i pareggi di Bari, Ascoli e Ternana: con tre punti i bianchi si metterebbero nelle condizioni di continuare a inseguire la salvezza diretta da una posizione relativamente comoda. C’è però da superare l’aridità offensiva di tutto il campionato, che pesa particolarmente negli ultimi due mesi di buoni risultati (solo due sconfitte in 13 partite), che potevano essere risolutivi con maggiore freddezza in attacco.

Di fronte c’è una Sampdoria ancora in corsa per i play off, che deve cercare il blitz. Mancheranno i due attaccanti titolari Falcinelli (squalificato) e De Luca (infortunato). Lo Spezia schiera dal primo minuto i suoi Esposito – Salvatore e Pio – mentre Pirlo porta solo in panchina Sebastiano, reduce da un problema muscolare. 

Nervi tesi già al settimo minuto, quando Pio rimane a terra in area dopo un tentativo di conclusione e lo Spezia decide di fermare il gioco chiamando la reazione di Stojanovic, che affronta il 18enne a muso duro. Poi finiscono ammoniti Leoni e Cassata – inutile il suo gesto – nel giro di poco. Le squadre sono quasi speculari: difesa a tre, centrocampo folto e  con la differenza che la Samp non ha una punta di peso e gioca con due piccoli, ovvero Alvarez più avanzato e Borini alle sue spalle. 

Di Bello si ferma a colloquio con Kouda in occasione di un fallo laterale vicino al settore ospiti. Il centrocampista dello Spezia richiama il direttore di gara per aver sentito insulti razzisti arrivargli dai tifosi della Sampdoria. L’arbitro richiama il quarto uomo che fa scattare il messaggio dello speaker come si usa in questi casi. 

A ventesimo trascorso è leggero predominio aquilotto, ma ancora nessun tiro in porta né da una parte né dall’altra. Quello di Cassata a tu per tu con Stankovic (21’) è viziato da un fuori gioco che viene richiamato quando il santerenzino ha già comunque sparato il pallone addosso al portiere. Al 31’ Elia resiste a Ghilardi che prova a trattenerlo anche da terra, entra in area da destra e sfodera un rasoterra su cui però Kouda arriva in ritardo. Non sarà un tiro, ma è un brivido. Lo Spezia in ogni caso porta sempre pochi giocatori nell’area avversaria.

Al minuto 34 Verde scodella un pallone in area che viene respinto in qualche modo: per i giocatori di casa ci potrebbe essere un tocco di mano. Dalla sala Var però escludono. Nikolaou protesta ancora e il replay televisivo conferma che le richieste dello Spezia non sono affatto peregrine: il braccio di Borini è larghissimo e interrompe la corsa del pallone.

Spezia-Sampdoria

 

Poi lo Spezia confeziona tre grandi occasioni. Prima con Kouda (37’) che non riesce a toccare in porta da calcio d’angolo e poi con Verde (39’) che di sinistro sfiora il palo incrociando. Al 41’ ancora Kouda in progressione tira dalla distanza e trova le mani di Stankovic. Finisce dopo due minuti di recupero.

La partita ricomincia con i cori di protesta del Picco per l’arbitraggio. Evidentemente le immagini del rigore non dato hanno fatto il giro degli smartphone durante l’intervallo e ora il senso dell’ingiustizia pervade lo stadio di fede spezzina. Gli animi si mantengono alti perché Salvatore viene calpestato da Borini in ripartenza, non arriva il fischio e la Samp può arrivare per la prima volta alla conclusione (50’) guadagnando un angolo. 

Cassata si infortuna dopo uno scatto e chiede il cambio, così D’Angelo manda in campo Vignali (55’). Sul calcio d’angolo seguente è inconcepibile l’occasione mancata da onda (56’) che in area piccola deve solo toccare in porta e invece riesce a mandare a lato. Cambia Pirlo a questo punto: Piccini per Leoni e Girelli per Kasami. Bianchi ora molto attivi sulla destra, dove Elia sta giocando una partita generosa, ma con una cronica mancanza di peso in area. D’Angelo prova a rinforzare sinistra e ultimi sedici metri con Bandinelli e Di Serio per Nagy e Kouda. Rimane in campo Verde, fino a questo momento evanescente.

Elia mette l’ennesimo pallone in area (68’), ma troppo alto e lungo per tutti. Ora però la pressione aquilotta è massima con un 4-2-4 con Verde in aggiunta, anche a costo di rischiare qualcosa dietro. D’altra parte la Sampdoria non ha praticamente mai portato pericoli veri fino a questo momento e un punto è troppo poco per Nikolaou e compagni in ottica salvezza. Pirlo allora si gioca la carta Sebastiano Esposito e Pedrola, ristrutturando l’attacco. 

Spezia-Sampdoria

 

Si gioca in una metà campo, ma la mira rimane sballata. Verde ci prova due volte e per due volta calcia fuori. Il fantasista ormai gioca da fermo, ma probabilmente D’Angelo vuole sfruttare i suoi calci da fermo. In ogni caso c’è tutta la rosa in fase di riscaldamento e ci sono ancora uno slot per due cambi da sfruttare. Moro e Jagiello sono le ultime due opzioni per sbloccarla, escono Pio e Verde. 

Nel momento in cui la Sampdoria sembra aver guadagnato terreno, un palleggio difensivo mette Ghilardi nelle condizioni di essere attaccato da Di Serio. L’attaccante, al ritorno da un lungo infortunio, ruba il pallone e si invola verso l’area, attende l’uscita di Stankovic e lo batte in uscita. Lo Spezia ha segnato! 

Mentre il Picco festeggia, il Vari richiama Di Bello che va al video e annulla la rete decretando una punizione per la Sampdoria. Ancora una volta il replay non chiarisce cosa possa giustificare la chiamata, tra i due giocatori non c’è contatto e in ogni caso l’intensità dovrebbe essere prerogativa solo del direttore di gara e mai oggetto di chiamata del Var.  E’ una decisione che svuota davvero i cuori dello stadio.

Ci sono sei minuti di recupero, ma ormai il clima è surreale. Il tempo scorre veloce e senza più emozioni.

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