C’è un’altra faccia delle Cinque Terre, lontana dal marasma e scandita di piccoli e grandi momenti di grande valore per la comunità che le vive tutto l’anno. E’ il caso di Corniglia che in queste settimane sta vivendo un momento magico: dopo 18 mesi di restauro lo storico organo della chiesa di San Pietro Apostolo torna a casa. Al momento è ancora suddiviso in parti, conta all’incirca 900 pezzi e stanno prendendo forma le prime fasi di montaggio ad opera dei maestri organari Fratelli Manin.
Un percorso importante sul quale ha vegliato il Comitato per il restauro costituito appositamente per la riqualificazione del prezioso strumento. “L’organo è stato costruito dalla fabbrica Baldi di Torino nel 1917 – spiegano dal Comitato -. Il minuzioso e prestigioso lavoro di restauro è stato possibile grazie al contributo della Cei , dall’amministrazione comunale di Vernazza, dal Parco Nazionale delle Cinque Terre e dalla parrocchia. Ora gli abili organari della ditta Fratelli Marin di Lumarzo di Genova provvederanno nella chiesa di Corniglia alla fase di montaggio degli oltre mille componenti tra somieri, canne in lega, in legno, oltre un chilometro di tubicini in cartone e mantici per riportare e riprodurre il suono originale dello strumento storico. L’inaugurazione con il primo concerto è fissata per sabato 22 giugno”.
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