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Mercoledì 17 aprile

“Lo sguardo di Telemaco” incontra i riomaggioresi per dare loro voce

Ideato da Sergio Maifredi e Massimo Minella per Teatro Pubblico Ligure con il sostegno del Comune di Riomaggiore e il patrocinio del Parco nazionale delle Cinque Terre.

Massimo Minella (ph Max Valle)

“Lo sguardo di Telemaco: le cose” sta nascendo incontro dopo incontro, dai racconti dei cittadini. Per chi volesse unirsi a questo progetto di teatro di comunità, ideato da Sergio Maifredi e Massimo Minella per Teatro Pubblico Ligure con il sostegno del Comune di Riomaggiore e il patrocinio del Parco nazionale delle Cinque Terre, il prossimo appuntamento è mercoledì 17 aprile 2024, dalle 10 alle 17, al Castello di Riomaggiore. Sarà una nuova occasione per condividere ricordi ed esperienze destinati alla restituzione pubblica dello spettacolo, prevista a giugno, con la regia di Sergio Maifredi e il testo firmato da Massimo Minella, scrittore e vicecaporedattore vicario della redazione ligure di “la Repubblica”.

La prima edizione de “Lo sguardo di Telemaco” ha avuto la stessa genesi e si è svolta nel corso del 2023, con la differenza che è stata dedicata non alle cose ma alle biografie degli abitanti del borgo, una delle perle delle Cinque Terre. Per il laboratorio del 17 aprile sono aperte le prenotazioni alla mail info@teatropubblicoligure.it o su whatsapp al numero 348 2624922.

L’obiettivo è raccogliere testimonianze sulle cose che costituiscono l’identità di Riomaggiore, per dare voce alla comunità e valorizzare il territorio. In questa esperienza non si privilegiano i numeri ma la qualità che nasce da una relazione duratura con un ambiente in cui natura e cultura hanno disegnato un paesaggio straordinario e unico. L’equilibrio, messo a rischio dal turismo di massa, passa anche attraverso “le cose”, gli oggetti che più esprimono la vita di questo angolo delle Cinque Terre. Ad esempio le teleferiche in funzione durante la vendemmia, i muretti a secco, le reti da pesca. Ma saranno i partecipanti a scegliere e indicare i simboli più importanti di chi ha vissuto tra mare e terra, tra sassi e reti, conquistando spazio alla montagna con un lavoro paziente e lungo, i cui risultati costituiscono l’eredità più importante, tramandata da generazione in generazione. Informazioni su www.teatropubblicoligure.it

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