“Il Picco deve essere il nostro fortino”, e da due mesi a questa parte così è stato. Luca D’Angelo lo aveva detto, per salvarsi lo Spezia aveva bisogno di tornare a creare un rapporto speciale con il proprio stadio di casa, che per varie ragioni in questa stagione non era ancora stato così impattante come in passato. Ma da metà gennaio in poi, le cose sono cambiate anche al Picco. Lo Spezia ha raccolto ben 10 punti nelle ultime cinque partite giocate in casa, steccando solo il match del 28 febbraio con la Feralpisalò. Dalla sconfitta con la Cremonese del 20 gennaio, lo Spezia ha vinto tre partite (Cittadella, Sudtirol e Ascoli) e pareggiata una (Catanzaro), conquistando più punti in un breve periodo che in tutta la precedente fase di campionato.
Reduce da due successi di fila in casa, che hanno permesso a D’Angelo di agganciare Thiago Motta, l’ultimo a riuscirci sulla panchina dello Spezia, ora le Aquile non vogliono smettere di volare e puntano il tris. Lo Spezia non vince tre partite di fila dal magico gennaio 2022, quando i bianchi di Thiago Motta riuscirono a battere Genoa, Milan e Sampdoria, ma in generale tre punti in tre gare consecutive in casa mancano dall’ultima Serie B, con Vincenzo Italiano in panchina. Era il febbraio del 2020 e i bianchi, in piena rincorsa playoff, vinsero 1-0 contro il Pordenone, 3-2 con la Cremonese e 3-1 contro l’Ascoli. Lì vennero posate le basi per la promozione conquistata poi il 20 agosto, basi che lo Spezia attuale spera di aver già posto per proseguire la rincorsa alla salvezza.