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L’Arma si rivolge ai parroci per fare squadra contro le truffe

Carabinieri

Si è tenuto venerdì alla Spezia, nel salone multimediale di Tele Liguria Sud, l’incontro mensile di aggiornamento del clero diocesano. Il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha anzitutto riferito sulla recente esperienza vissuta insieme agli altri vescovi della Liguria, in occasione della “visita ad limina”, che ha visto i religiosi incontrare Papa Francesco. Al Santo Padre, spiega il resoconto della diocesi della Spezia, Sarzana e Brugnato, “è stata presentata la situazione religiosa della regione, con tutte le positività e le problematiche che le sono proprie. Papa Francesco ha rivolto ai vescovi liguri parole di incoraggiamento per la loro missione pastorale e si è raccomandato, in particolare, di realizzare durante l’anno corrente iniziative atte a coltivare lo spirito di preghiera nei fedeli”. L’intervento successivo è stato a cura del colonnello Matteo Gabelloni, comandante provinciale dell’arma dei Carabinieri, che si è rivolto ai parroci perché, in spirito di collaborazione, facciano opera di sensibilizzazione verso i parrocchiani per evitare le molteplici forme di truffa messe in atto soprattutto nei confronti delle persone anziane. “L’arma migliore per sconfiggere l’odioso fenomeno della truffa, che colpisce non solo nei beni materiali ma anche in quelli affettivi, resta infatti un’intelligente e capillare opera di prevenzione – sottolinea la comunicazione diocesana sulla scorta di quanto emerso l’altro giorno -. Il truffatore agisce con varie modalità, sia in casa, sia fuori casa, usando le tecniche psicologiche più raffinate per raggiungere lo scopo. Si può presentare sotto le spoglie di un funzionario dello Stato o dell’operaio specializzato per il controllo delle varie utenze domestiche, magari preannunciando al telefono la sua venuta per rassicurare la vittima. A volte si presenta come colui che, tramite esborso immediato di denaro, può evitare danni rilevanti a parenti incorsi in vari tipi di reato. È divenuta inoltre classica la strategia di far credere ad un automobilista di passaggio di aver provocato danni alla sua vettura. La strategia vincente è quella di non credere a questi ‘specialisti nella truffa’, veri professionisti nell’arte della menzogna ma di rivolgersi alle forze dell’ordine, telefonando per i Carabinieri al 112, anche quando si sospettano raggiri verso altre persone”.

 

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