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La controreplica

Enel, la giunta: “Col Pd una storia infinita di fallimenti e disastri. Peracchini ha risolto problemi non affrontati per decenni”

Comune della Spezia

“Se c’è qualcosa di comico è proprio la sfacciataggine con cui il Pd ha il coraggio di parlare di Enel, che ha rappresentato per la nostra città una delle più grandi problematiche che le amministrazioni di sinistra, nei decenni in cui sono stati al potere, non hanno saputo né voluto affrontare. E questo è un fatto storico che invece, purtroppo, non ha nulla di comico, perché l’accondiscendenza delle amministrazioni di sinistra alla presenza di una centrale a carbone nella nostra città è stata una vera e propria piaga per la vita della comunità spezzina. Una delle tante piaghe che hanno contrassegnato un sistema di potere capace in 40 anni non di risolvere problemi ma semmai di crearli, dalla vergogna delle discariche alla distruzione di Acam, in un percorso fatto di declino economico e scempi urbanistici e ambientali”. Inizia così la nota con la quale la giunta comunale replica al Partito democratico spezzino che si è espresso nei giorni scorsi sul tema del futuro dell’area Enel, in un ping pong con il sindaco Pierluigi Peracchini che ha finito per riguardare anche il passato. Ovviamente  con visioni diametralmente opposte di quanto accaduto negli ultimi 10 anni.

“Si commenta da sola la ridicolaggine dell’ancor semplice tentativo di invitare a credere, come gli esponenti del Pd stanno cercando di fare, che se la centrale a carbone ha finalmente chiuso i battenti, sotto l’amministrazione Peracchini, sia stato grazie a un provvedimento ministeriale del 2013, che semmai aveva prodotto il risultato di prolungare per la bellezza di 8 anni – un tempo infinito per la vita delle persone – e peraltro rinnovabili per altri 8 anni, l’esistenza e l’operatività di questo impianto altamente inquinante. Inoltre – proseguono da Palazzo civico – prima del provvedimento era stato fatto credere alla città che parte della sua produzione sarebbe passata dal carbone al gas, ma i gruppi a gas installati in realtà non hanno mai funzionato e sono stati velocemente dismessi. Insomma, dovremmo dilungaci davvero parecchio nel ripercorrere una storia infinita di fallimenti e disastri, alla quale da noi è stato messo fine, lavorando con serietà, con un’idea di futuro, animata dall’amore per la nostra città, dal rispetto per i suoi abitanti e dalla volontà di mantenere fede agli impegni presi con loro. Tutto ciò, insomma, che in precedenza era mancato”.

“Attraverso il lavoro del sindaco Peracchini e della giunta è subentrata la volontà di seguire una rotta dettata dagli obiettivi del risanamento ambientale, della tutela della salute e del rilancio economico e sociale, restituendo dignità, forza e capacità di interlocuzione alla nostra città. Tutto il contrario di quello che ha fatto il Pd nei decenni in cui ha tenuto nelle proprie mani il destino degli spezzini. Stessa cosa potremmo dire parlando della questione-Snam, altro capitolo che non si capisce per quale motivo gli esponenti del Pd intendano oggi menzionare se non per masochismo. Dopo decenni di immobilismo, il sindaco Peracchini, nella sua qualità di presidente della Provincia ha ottenuto il risultato di obbligare la società proprietaria di Panigaglia al dimezzamento delle emissioni inquinanti”, concludono dalla giunta spezzina.

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