Carmela Bianchini, consigliera comunale del Partito democratico ad Arcola e presidente della Commissione consiliare Territorio del Consiglio comunale arcolano, replica a un recente intervento dell’ex consigliere Alessio Binetti, esponente Fratelli d’Italia. “L’ex consigliere comunale Alessio Binetti da anni dimissionario, intervenendo nel merito della risposta del nostro segretario sulle osservazioni al Puc, si è appropriato di un ruolo improprio perché la nota era rivolta ai gruppi di opposizione presenti in consiglio comunale. A meno che l’opposizione tutta non abbia delegato un rappresentante di Fratelli d’Italia a parlare per suo conto. Se è così, prendiamo atto di un segnale di compattazione sull’estrema destra di tutti i gruppi di centro”, esordisce Bianchini.
“Restando sul tema – prosegue -, noto che l’ex consigliere sfugge al dibattito di merito sulle osservazioni proposte dal nostro partito ed in particolare ad aspetti di contenuto organizzativo che hanno caratterizzato il contesto, per dedicarsi esclusivamente alla polemica politica. Per queste ragioni, come consigliere comunale che si occupa della materia, intendo fare precisazioni e richiami alla realtà dei fatti che probabilmente sfuggono a Binetti perché non più presente in consiglio. In primo luogo l’obiettivo dell’adozione del Puc era posto tra gli obiettivi del programma della maggioranza ed è stato traguardato lo scorso anno. Lo si è fatto dopo aver realizzato la completa digitalizzazione del Piano secondo le nuove direttive regionali, un primato nella nostra provincia, assicurando una rapida ed agile consultazione on line da parte dei cittadini e dei professionisti tanto da essere apprezzato dal Collegio dei Geometri che ha svolto sullo stesso un recente e specifico corso di info formazione”.
Continua l’esponente Pd: “Non abbiamo apportato modifiche in sede di adozione perché avremmo dovuto rinviare in Regione tutto il piano per una rivisitazione del preliminare ambientale che richiede mesi ed a volte anni di istruttoria, con rischio di non portare a casa l’obiettivo che ci eravamo proposti e subire le conseguenze già richiamate dal nostro segretario. Con spirito di servizio ci siamo dunque impegnati a portare osservazioni di miglioramento senza quindi penalizzare territorio e cittadini. Un contributo che poteva essere portato anche dagli oppositori, anche fuori dal consiglio, che hanno invece perduto una bella occasione per migliorare, a loro modo, la gestione del territorio, di cui Binetti si erge paladino. Inoltre, parlando dell’ufficio tecnico ricordo che nel 2019 era composto da 7 dipendenti con tre capiarea mentre oggi sono operativi 9 dipendenti con un solo capoarea, organizzato nella nuova sede al Piano di Arcola completamente ristrutturata anche con tecnologie informatiche ed integrata con la sede e magazzino operai e della protezione civile”.
Conclude Bianchini: “Suggeriamo invece a Binetti una modalità per rendersi subito utile al nostro territorio: parli, come dirigente di Fratelli d’Italia, al suo collega di partito, il ministro Adolfo D’Urso cui spetta il controllo sulle Poste s.p.a, perché i servizi di recapito postale siano regolarizzati e non si mantengano chiusi i servizi postali di Ponte Arcola per un mese e mezzo obbligando i nostri cittadini e soprattutto pensionati a recarsi ai Prati di Vezzano o a Sarzana con ovvi disagi, piuttosto che offrire in loco servizi mobili alternativi come abbiamo richiesto alle Poste da oltre un anno senza alcun risultato”.