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Uno scempio a due passi dalle cinque terre

Rifiuti abbandonati e strada interrotta: “Parodi dimenticato dall’amministrazione”

Interi canaloni sono diventati discariche a cielo aperto con materiali di ogni sorta, da scarti dell'edilizia a pezzi di arredamento. Falugiani: "Basta generiche rassicurazioni".

Abbandono rifiuti sul Monte Parodi

Delle condizioni del Monte Parodi, spartiacque tra il Golfo della Spezia e le Cinque Terre e per tanti anni il ritiro naturalistico degli spezzini in cerca dell’ombra e dei frutti del bosco, o anche solo di un po’ di refrigerio, torna a occuparsi il consiglio comunale. Lo fa sulla scorta di un’interpellanza presentata dal consigliere Dino Falugiani del Partito Democratico, che da tempo tenta di accendere un faro sulla piccola altura alle spalle della città.

“Sono oltre due anni e mezzo che la strada che da Biassa porta al Forte di Bramapane, passando per
la località il Telegrafo, è interrotta allo Spaccato a causa di una frana – scrive il consigliere -. Su tale argomento ho presentato tre precedenti interpellanze il 5 settembre 2022, il 7 febbraio 2023 e il 3 settembre 2023, a cui l’assessore Cimino ha risposto che il ripristino sarebbe stato realizzato, che non vi era stato alcun definanziamento del progetto. Inoltre faceva sapere che il Ministero degli Interni aveva versato 600mila euro al Comune della Spezia quale anticipo del contributo messa in sicurezza del territorio. Al di fuori di formali risposte e sbandierati impegni verbali dell’assessore, rimasti lettera morta e serviti solo a prendere tempo, non è stata intrapresa alcuna azione atta a ripristinare la sede stradale e non è stato nemmeno in grado di impedire che l’area divenisse un accumulo di immondizia, costituendo un pessimo biglietto da visita per la ormai imminente stagione turistica”.

Abbandono rifiuti sul Monte Parodi

 

Gli abbandoni di rifiuti lungo Via del Parodi nella zona che da Bersedo, a 385 metri sul livello del mare, porta quasi alla cima (670 metri circa) sono una costante. Interi canaloni sono diventati discariche a cielo aperto con materiali di ogni sorta, da scarti dell’edilizia a pezzi di arredamento. Falugiani sottolinea “il rilievo turistico di tale tratto stradale, data la sua importanza per raggiungere alcuni dei sentieri più frequentati tra cui l’Alta Via della Cinque Terre, l’Alta Via del Golfo, il sentiero 530 che raggiunge Riomaggiore e lo SVA che passa dal Santuario della Madonna di Montenero”.

Nell’interrogazione chiede all’amministrazione di sapere “quando realmente inizieranno i lavori di ripristino della viabilità, con quali risorse economiche e con quali tempi o, nel caso abbia deciso di abbandonare il progetto, di avere il coraggio di comunicarlo ufficialmente ai cittadini, assumendosene la responsabilità”. Sollecita infine “interventi per la rimozione del materiale abusivamente scaricato ed interventi di controllo del territorio affinché ciò non si ripeta”.

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