Tra i dati che, si legge in una nota della Regione, “mostrano una crescita delle attività degli ospedali liguri, in particolare nella lotta contro la mobilità passiva dei cittadini liguri” – le cosiddette fughe sanitarie -, c’è “il confronto con il periodo pre-Covid” che “mostra infatti nel 2022 una riduzione per un valore di circa 2 milioni di euro rispetto al 2019 e di 5 milioni di euro rispetto al 2018”. Osserva nel comunicato il direttore generale Alisa, Filippo Ansaldi: “Abbiamo riscontrato una forte diminuzione della mobilità passiva che deve essere ancora contrastata in alcuni ambiti. Per questa ragione sono state messe in campo diverse azioni come gli stanziamenti per il recupero delle liste d’attesa e il potenziamento dell’offerta in strutture pubbliche affiancata da una integrazione con il privato accreditato nelle discipline a maggiore impatto sulla mobilità passiva. Tra queste ci sono ortopedia, cardiologia e cardiochirurgia, riabilitazione ortopedica, cardiologica e neurologica, chirurgia generale di media e bassa complessità”.
E “per quanto riguarda l’abbattimento delle liste d’attesa – osserva nella nota il presidente Giovanni Toti -, domani passerà in Giunta la nuova cabina di regia, per cui presenteremo le nuove misure introdotte da Regione per una svolta nell’erogazione delle prestazioni sanitarie“.
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