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Le parole del numero uno dello spezia

Platek torna a parlare: “Nessun contatto per la cessione del club. Siamo qui e qui resteremo”

Il presidente parla in collegamento dagli Stati Uniti: "Siamo qui, continueremo a stare qui. Abbiamo supportato la società in passato e lo continueremo a fare seguendo la linea della sostenibilità”

Philip Platek in videoconferenza

Sono da poco passate le 12 quando in Florida Philip Platek accende il computer e si collega con l’Italia. È un momento importante, il presidente dello Spezia torna a parlare a distanza di diversi mesi e lo fa a pochi giorni da una partita fondamentale come quella contro la Ternana. “Mi scuso per la mia assenza, ci tenevo a parlare perché ultimamente ci sono state preoccupazioni da parte dei tifosi”, esordisce il numero uno statunitense. “Voglio cominciare dicendo che non sono contento. Negli ultimi due mesi abbiamo analizzato cosa non è andato, abbiamo apportato migliorie con l’introduzione del nuovo allenatore e nuovi giocatori. Il nostro focus è centrato a migliorare e negli ultimi due match abbiamo visto miglioramenti. Ma deve essere solo l’inizio. Voglio specificare che gli investimenti fatti non riguardano solo gli acquisti dei calciatori ma anche salari, agenti, allenatori, lo stadio. La proprietà è intervenuta nel rinnovamento della Curva Piscina per adattarla alla Serie A. Dal nostro arrivo abbiamo investito 38 milioni di euro, escluso l’acquisto della società, questa stagione costerà oltre dieci milioni di euro”, racconta Platek. 

Il presidente americano ci tiene poi a ribadire la volontà della famiglia Platek di continuare ad investire sullo Spezia, spegnendo voci sulla possibile cessione del club: “Ho sentito parlare di avvocati a Milano, di chiusure, ma posso confermare che non abbiamo nessun avvocato e non abbiamo avuto nessun contatto con partner commerciali. Non ho avuto contatti con nessuno e nessuno ha avuto contatti con investitori. Ad oggi non c’è stata alcuna discussione, poi per un domani si vedrà ma confermo che non c’è stato nessun contatto per la cessione della società”, spiega Platek. “Il nostro intento è quello di gestire la società in maniera fiscalmente responsabile. Ci sono state domande sul profitto della vendita di Kiwior, dal paracadute, dalla vendita di Nzola, tutti profitti spesi per gestire la società. D’ora in poi il nostro intento sarà quello di migliorare la squadra e ogni aspetto della società, con un progetto a lungo termine”. 

Una battuta poi sul futuro e sulla possibile retrocessione in Serie C, che a detta di Platek non cambierebbe i piani: “È uno scenario che non voglio prendere in esame, ci penseremo più avanti se dovesse capitare. Penso che abbiamo una squadra buona, non siamo lontani da una posizione che garantisce la salvezza. Siamo qui, continueremo a stare qui. Abbiamo supportato la società in passato e lo continueremo a fare seguendo la linea della sostenibilità”, conclude. 

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