È un Philip Platek a tutto tondo quello che ha incontrato la stampa nel pomeriggio di oggi. Tanti gli argomenti trattati, tra cui la retrocessione in Serie B, che ha portato alle attuali difficoltà del club: “Quando siamo retrocessi in Serie B ci sono stati molti fattori. Ovviamente volevamo trattenere giocatori che potessero dare il proprio contributo anche in Serie B, per dare una continuità”, racconta Platek spiegando i piani estivi. “In estate alcuni giocatori sembravano determinati a riportare in alto la squadra, ma durante la stagione non si sono rivelati tali e in gennaio abbiamo provato a sfoltire la rosa. In ottobre abbiamo cominciato a parlare con il direttore Macia per capire come intervenire per cercare di ovviare ad una situazione che si stava creando, con risultati negativi”.
Una battuta, poi, sull’area tecnica, molto discussa dal tifo ma saldamente in sella allo Spezia per la proprietà: “Posso confermare la mia fiducia nella squadra dirigenziale”, afferma Platek. “Prima che arrivasse Macia ci sono stati diversi cambiamenti, Macia ha provato a creare struttura, a costruire un’area tecnica con elementi esperti e una conoscenza tecnica e finanziaria solida. Come già detto in passato, è un compito difficile raccogliere una squadra retrocessa, Macia ha provato a farlo anche rimodellando la squadra attraverso la squadra e includendo nuovi giocatori con la giusta mentalità, che siano determinati a raggiungere l’obiettivo. Penso che in novembre si sia scelto un allenatore giusto, sia per la squadra che per la città. Non era facile per una squadra retrocessa fare un mercato di un certo tipo, qualcosa non ha funzionato subito, abbiamo iniziato a parlare e in gennaio, seguendo le linee dettate dalla proprietà, è stato fatto un mercato che ha portato giocatori di Serie B che non incidono molto sulla spesa del club”, prosegue Platek, che poi parla degli errori commessi e che hanno portato a questo scenario: “È stato un susseguirsi di fattori. Scelte prese dal club, dal management, c’è stata anche sfortuna. Il nostro focus ora deve essere legato alla costruzione di una squadra competitiva e determinata, penso abbiamo i giocatori giusti per farlo. È difficile entrare nel dettaglio degli errori, è una piccola galassia di cose che non sono andate. Ammetto che ci sono stati errori, ma inutile ora tornarci perché il passato non si può cambiare”.