La serie B è e rimane il solito torneo privo di certezze e aperto ad ogni risultato dove la continuità è il fattore principale e i tanto sbandierati filotti di vittorie sono decisamente più rari rispetto ad altri tornei. Lo Spezia non è più ultimo in classifica ma questo miglioramento è davvero un dettaglio: le distanze fra le ultimissime rimangono minime e il gap rispetto a chi occupa le posizioni della salvezza diretta si amplia. Ci sono sei lunghezze di distanza da Pisa, Sudtirol, Bari e Sampdoria, peraltro tutte compagini che avrebbero avuto aspettative diverse da quelle per cui oggi stanno giocando.
Ecco perché lo stesso D’Angelo ha espresso un comprensibile rammarico per il pareggio di ieri, perché quel siluro di Jagiello deviato da Fulignati sull’incrocio dei pali se fosse finito in porta avrebbe significato molto di più dei due punti in classifica. E per questo lo Spezia deve andare a Terni con la forza di chi vuole fare proprio lo scontro diretto, anche in virtù di un periodo di sostanziale crescita nello spirito collettivo e in parte anche nel gioco.
Per la gara in casa delle Fere, mister D’Angelo avrà un Bandinelli con una settimana in più di lavoro dopo il finale di gara di ieri, e ritroverà fra i convocati anche Salvatore Elia, infortunatosi a Como e assente nelle ultime tre partite. L’ex palermitano se non ci saranno ostacoli partirà per l’Umbria garantendo un cambio in più sulle corsie esterne, quelle che a ben guardare hanno più bisogno di forze fresche, a maggior ragione se Reca ne avrà fino a marzo. Anche i tifosi sentono l’importanza della partita e sono già in fibrillazione per organizzare la trasferta su un campo in cui i bianchi mancano dall’ottobre 2017.