Il Mediterraneo orientale è il rifugio di Daniele Verde quando c’è bisogno di resettare, di cercare una nuova partenza. Fu Atene nel 2019, potrebbe essere Istanbul nel 2024. Il fantasista dello Spezia avrebbe detto sì al Fatih Karagumruk, sorta di enclave italiana in Super Lig da qualche stagione. Solo nella rosa di quest’anno ci sono Sirigu, Biraschi, Bertolacci, Ceccherini e Lasagna; nella scorsa stagione Viviano, Matteo Ricci, Borini e il tecnico Pirlo.
Tra le due capitali del mondo antico una storia allo Spezia che rimane l’apice della sua carriera: 104 presenze e 24 reti, quasi tutte in quella serie A, che prima aveva visto solo in prestito a Verona tra 2017 e 2018. Secondo Sportitalia il calciatore ripartirà, a 27 anni, accettando un campionato mediterraneo minore pur di lasciare la serie B, dopo aver atteso invano per due sessioni di calciomercato la chiamata dalla massima serie. Forse anche in virtù di considerazioni tattiche: D’Angelo, che lo avrebbe tenuto, si orienta sempre di più su un attacco con due punte e un fantasista.
Operazione da un milione tra prestito oneroso e diritto di riscatto. Ma qui Macia, che con le cessioni si è costruito il credito nei confronti dei Platek, gioca sul morbido perché Verde arrivò per 600mila euro di riscatto grazie al lavoro di Mauro Meluso, che lo ripescò dall’AEK dopo che era uscito da due anni dai radar italiani.
![La rovesciata di Daniele Verde](https://www.cittadellaspezia.com/photogallery_new/images/2021/04/la-rovesciata-di-daniele-verde-185803.jpg)
La rovesciata dell’Olimpico contro la Lazio, il tiro a giro contro il Sassuolo, gli assist no-look: nessuno ha mostrato giocate più spettacolari con la maglia bianca in questi anni. In estate lui, il più vicino alla 10 della squadra, aveva scelto la maglia numero 99 come a significare simbolicamente la sua distanza dal momento delle Aquile. Poi lo sfregio all’auto subito nei momenti di tensione con la tifoseria ad aumentare la distanza. In verità degli “scontenti” era sembrato il più efficace nell’ultimo periodo. Con certificazione implicita di D’Angelo stesso, che non ha esitato a panchinare i più timidi e arrendevoli e su di lui ha invece sempre puntato.
Con la sua partenza lo Spezia, che oggi ufficializza finalmente Diego Falcinelli, deve avere la forza di trovare altri due attaccanti entro la fine del calciomercato per darsi davvero una chance. Una punta più strutturata e una di movimento. Soleri e Weissman? Il primo vive nell’incertezza di un Palermo che lo ha messo in lista di sbarco e ora, pare più per la difficoltà ad arrivare a obiettivi importanti (Henry) che per la doppietta dello scorso turno, potrebbe trattenerlo. Il secondo invece è operazione da ultimi giorni. Importante costruirsi un margine di errore ampio per lo Spezia, perché nei prossimi quattro mesi ci si gioca il futuro e lo si gioca sul filo del singolo punto.
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