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"non possiamo rimanere spettatori di tanta violenza"

Il reporter spezzino Gian Marco Benedetto mette a disposizione il suo scatto “Davide contro Golia” per la campagna internazionale “Fotos por Palestina”

Gian Marco Benedetto

“Fotos por Palestina” è una campagna solidale che vede, tra gli oltre 100 partecipanti che hanno ceduto i loro diritti a favore di Medici senza frontiere, nomi di fotoreporter conosciuti come Cristina García Rodero, Olmo Calvo, Anna Surinyach, Hanna Jarzabek, Clemente Bernad, Estela de Castro, Maysun o Santi Palacios. C’è anche “Davide contro Golia”, una foto del fotoreporter spezzino Gian Marco Benedetto, che figura tra i partecipanti dell’iniziativa. Ogni immagine viene venduta sul sito della campagna per 100 euro. La campagna è aperta fino al 27 febbraio e sono stati già raccolti più di 50.000 euro.
“Non possiamo rassegnarci a essere semplici spettatori di tanta violenza e ho deciso di aderire a questa iniziativa della comunità fotografica affinché tutti possano acquistare opere e contribuire alla raccolta fondi. Ci uniscono l’impotenza e la rabbia di fronte a tanta violenza e la volontà di aiutare le vittime. Per ogni immagine viene venduta sul sito della campagna 82,20 euro vanno a Medici senza frontiere, la rimanente parte serve a pagare la piattaforma e le spese di stampa e invio delle opere. E’ tutto chiaramente spiegato dalle organizzatrici sulla pagina della campagna”, illustra Benedetto.

Medici Senza Frontiere è un’entità di azione medica umanitaria fondata nel 1971 e il cui lavoro è stato insignito del Premio Nobel per la Pace e del Premio Principe delle Asturie per la Concordia. Assiste le persone minacciate da conflitti armati, violenza, epidemie o malattie, disastri naturali e esclusione dalle cure mediche.
Medici Senza Frontiere lavora nei Territori Palestinesi Occupati dal 1989. Attualmente, a Gaza sostengono un sistema sanitario al collasso, con ospedali traboccanti e trasformati in rifugi di fortuna. Lavorano anche in varie città e campi profughi della Cisgiordania.

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