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Realizzato anche con la collaborazione del piccolo teatro di milano

“Bidibibodibiboo”, al Dialma doppio appuntamento con la prima assoluta del nuovo spettacolo firmato Scarti video

Bidibibodibiboo

Gli Scarti sono pronti per mettere in scena una nuova produzione nata e sviluppata negli spazi del centro Dialma, dove la compagnia è cresciuta e dove condivide le attività con altre realtà associative. “Siamo felici di poter dare eco nazionale a un centro come il Dialma, che si caratterizza per per progettualità a livello sociale e culturale di respiro sempre più ampio”, ha dichiarato questa mattina il presidente degli Scarti, Andrea Cerri, durante la presentazione alle stampa di Bidibibodibiboo.
Questo il titolo dello spettacolo, che è un ritratto al vetriolo della disastrosa situazione in cui versa il mondo del lavoro ai giorni nostri, in un vortice di precarietà, frenesia e brutale competitività.

Parla di contemporaneo e lo fa con il linguaggio di uno degli artisti più promettenti e interessanti della nuova scena teatrale la nuova prestigiosa produzione firmata Scarti e nata in coproduzione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa (dove sarà in scena a febbraio) e con CSS Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Ente Autonomo Teatro Stabile di Bolzano con il sostegno di La Corte Ospitale.
Giovedì 25 e venerdì 26 gennaio lo spettacolo debutterà in prima assoluta a Fuori Luogo 13 – rassegna di teatro contemporaneo della Spezia. Bidibibodibiboo è testo finalista alla 56esima edizione del Premio Riccione per il Teatro, dell’autore e attore milanese Francesco Alberici – già Premio Ubu under35 – e vedrà in scena Daniele Turconi, Salvatore Aronica, Maria Aaris e Andrea Narsi.

Lo spettacolo – che vede l’aiuto regia di Ermelinda Nasuto – dopo il debutto per il pubblico di Fuori Luogo sarà al Teatro Grassi Piccolo Teatro di Milano dal 20 febbraio al 3 marzo 2024 e al CSS Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia il 9 e il 10 febbraio e a Teatro Stabile di Bolzano dall’11 al 13 marzo. Prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione in coproduzione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Ente Autonomo Teatro Stabile di Bolzano e creato nell’ambito dell’École des Maîtres 2020/21.

“Un’altra straordinaria produzione in collaborazione con un importante teatro italiano che porterà in scena uno spettacolo indimenticabile – ha dichiarato il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini –. Si arricchisce la programmazione del Dialma, vera e propria officina di talento e creatività spezzina, che entra a pieno titolo nel panorama teatrale italiano offrendo l’occasione di far conoscere la nostra città al grande pubblico nazionale. Complimenti agli Scarti per la passione, l’impegno e la professionalità con cui portano avanti obiettivi tanto prestigiosi”.

Generico gennaio 2024

 

Scritto, diretto e interpretato da Francesco Alberici (premio Ubu come miglior attore/performer 2020-21), la scena di Bidibibodibiboo – a firma dello scenografo spezzino Alessandro Ratti – trae ispirazione dall’immaginario dell’artista visivo Maurizio Cattelan, riproducendo un classico interno di una cucina anni 50 – illuminata dal light designer Daniele Passeri – dietro un lavello con sopra un accumulo di stoviglie sporche, un bicchiere, una sedia vuota per raccontare lo sgretolamento del sogno di una vita senza più nessun incantesimo.

Dipendente a tempo indeterminato di un’importante multinazionale, Pietro è inspiegabilmente preso di mira da un superiore e inizia a vivere un incubo. Il fratello Daniele, drammaturgo teatrale, sceglie di raccontarne pubblicamente la vicenda, trasformandola nel soggetto di uno spettacolo, mettendo in discussione ogni certezza e distinzione tra realtà e finzione, in un intreccio potente e rigoroso che intende scardinare l’idea stessa di autenticità in un continuo scambio di ruoli e di identità, creando confusione tra persona e personaggio, alla ricerca forse di un riscatto, seppur immaginario e solo in “un mondo di fantasia”, alterando e manipolando ricordi e trasformando eventi, riflettendo su scelte e responsabilità, esasperando le situazioni, tutte senza via di uscita, tra rabbia e rassegnazione, fino a non comprendere più, come in un incantesimo, a chi appartiene realmente la storia che si sta raccontando. E forse non poi così importante visto che, in fondo, ci riguarda tutti.

Con dissacrante ironia e al tempo stesso grande tenerezza, da sempre cifra stilistica dell’autore e attore Francesco Alberici, Bidibibodibiboo racconta le scelte e le rinunce, i sogni e le grandi paure di una generazione alle prese con un mondo del lavoro drammaticamente spietato.

La giuria della 56esima edizione del Premio Riccione per il Teatro, segnalando il testo tra i finalisti, ha sottolineato come «con un’efficace e misurata composizione, l’autore, tramite uno scambio di mail e un impianto tra l’autofiction e il metateatrale, racconta con asciutta verosimiglianza ed efficacia, la caduta agli inferi aziendali del dipendente di una grande azienda: attacchi, vergogna, licenziamento, omissione, liberazione».

Note allo spettacolo – di Francesco Alberici

Il titolo è ispirato all’opera quasi omonima di Maurizio Cattelan, nella quale uno scoiattolino è riverso su un tavolo, in un interno casalingo anni ’50 e si è appena sparato un colpo alla testa. Lo squallore di questo interno – col tavolo e le sedie moderne, in frassino chiaro e formica gialla, le stoviglie sporche buttate nel lavandino e la muffa sulla caldaia – rende alla perfezione l’atmosfera che immaginavo mentre scrivevo.
Il testo racconta di due fratelli.
Uno è dipendente in una grande e nota multinazionale e, preso all’improvviso di mira da un superiore, inizia a vivere un incubo che terminerà col suo licenziamento.
L’altro, che fa l’autore teatrale, decide di raccontare pubblicamente la vicenda del fratello, portandola in scena.
Se da un lato volevo raccontare la vergogna e la frustrazione del fratello che ha problemi sul lavoro, dall’altro ci tenevo a ragionare sulla delicata operazione che porta a trasformare un vissuto reale in arte.
Sono tanti i temi di questo spettacolo: il modello delirante di cultura aziendale che si sta imponendo a livello globale, in cui i lavoratori sono spinti a raggiungere standard che le stesse aziende definiscono con orgoglio “irragionevolmente alti” e ai dipendenti viene spiegato che quando “si arriva al limite”, a causa dei ritmi di lavoro implacabili, non resta altra soluzione che “superare quel limite”; i percorsi di vita che portano i due fratelli a compiere scelte differenti, scelte in cui la volontà ha un ruolo più marginale di quanto non si creda.
La precarietà riguarda ormai sia chi la sceglie deliberatamente, come me, sia chi cerca di costruirsi una vita più stabile. Nessuno è indenne. I nuovi colossi globali del mondo capitalista non stanno ridisegnando soltanto le dinamiche del lavoro, ma anche delle nostre vite. Termini e concetti aziendali hanno invaso il nostro linguaggio – performance, competizione, miglioramento di sé, ottimizzazione – e ridefinito la nostra idea del tempo: ormai il tempo libero non è altro che tempo perso.

Francesco Alberici (Milano, 1988) è attore, autore e regista di teatro. Nel 2021 ha vinto il Premio UBU come miglior attore/performer under 35. Nello stesso anno è stato tra i cinque finalisti della 56° edizione del Premio Riccione per il Teatro col suo testo Bidibibodibiboo. Diplomato alla scuola Quelli di Grock di Milano, ha lavorato in molti spettacoli della compagnia. Nel 2014 con Claudia Marsicano e Daniele Turconi fonda Frigoproduzioni, i cui lavori ottengono numerosi riconoscimenti e vengono tuttora rappresentati in stagioni e festival su tutto il territorio nazionale. Dal 2016 lavora regolarmente con la compagnia di fama internazionale Deflorian/Tagliarini come attore e coautore, dando vita a spettacoli che vengono ospitati nei più importanti teatri e festival italiani ed europei. Nel 2019 ha tradotto assieme a Silvia Gussoni Realismo Globale , raccolta di scritti di Milo Rau edita da CuePress.
Nel 2020 debutta al Romaeuropa festival con lo spettacolo Diario di un dolore . Lo stesso anno con la regia di Deflorian/Tagliarini interpreta il monologo Chi ha ucciso mio padre, testo di Edouard Louis.

Da non perdere venerdì 26 gennaio alle 18.00 il primo appuntamento del 2024 con il Tea Time, contenitore di visioni del contemporaneo, che pone in dialogo ambiti artistici separati, creando occasioni di scambio tra il teatro e gli altri linguaggi artistici e tra pubblici appassionati di differenti discipline, mettendo al centro la qualità e la ricerca e coinvolgendo personalità tra le più brillanti e visionarie del momento attuale.
Questo primo incontro, dal titolo Genesi di un’opera. Bidibibodibiboo di Maurizio Cattelan vedrà Francesca Cattoi, collection registrar presso Fondazione Prada a Milano, raccontare dell’installazione di Cattelan, realizzata nel 1996, un’opera iconica all’interno della produzione artistica di uno degli artisti italiani più noti a livello internazionale e più controversi dell’arte contemporanea. L’opera dell’artista padovano viene presentata confrontandola con altri esempi della sua arte, cui non è estraneo l’uso di animali e i rimandi ad una quotidianità sovvertita.

Tournée

– 25 e 26 gennaio 2024 – debutto nazionale – Spezia
– 9 e 10 febbraio 2024 ore 21 – CSS Udine Teatro San Giorgio sala Harold Pinter – Udine
– 20 febbraio al 3 marzo – Piccolo Teatro – Teatro Grassi – Milano
– 11 – 12 e 13 marzo ore 20.30 – Teatro Stabile di Bolzano – Teatro Studio

Info e prenotazioni

Il Dialma, La Spezia – 3332489192
(anche messaggio whatsapp)
biglietteria@fuoriluogoteatro.it
Biglietti e abbonamenti acquistabili anche presso la biglietteria del Teatro degli Impavidi
3464026006 – teatroimpavidi@associazionescarti.it
(dal lun al sab 9.30-13.00 e il giovedì anche il pomeriggio dalle 16 alle 19)
e online su Vivaticket

BIGLIETTI SINGOLI
intero 15 €
ridotto (under 30 e over 65) 10 €
Scarti e altre convenzioni 8 €
studenti Under 19 5 €

Canali social
Facebook: Fuori Luogo La Spezia
Instagram: @fuoriluogolaspezia

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