“Sindaca si attivi per verificare se qualità aria Santo Stefano è controllata idoneamente”

Il Comitato no biodigestore Saliceti con una nota interviene in materia di monitoraggio ambientale nella zona di Santo Stefano Magra e invita la prima cittadina Paola Sisti “ad attivarsi al più presto con Arpal per dare corso” a una mozione sul tema, presentata dal capogruppo di Salute e Ambiente, Luciano Mondini, approvata nell’autunno del 2021.

“Viviamo in un territorio in cui il traffico pesante, legato soprattutto al retroporto, è in continuo aumento – scrivono dal Comitato -. Come non bastasse, è stato dato il via alla Zona Logistica Semplificata(ZLS) che permetterà di velocizzare la realizzazione di insediamenti logistici tramite semplificazioni burocratiche. Insomma, il traffico e l’inquinamento dell’aria sono destinati ad aumentare. Ma di salute dei cittadini nessuno parla. Di monitoraggio dell’aria che respiriamo non si preoccupa nessuno. Si parla solo ed esclusivamente di ‘sviluppo’. Il 20 novembre 2021 il nostro consiglio comunale aveva approvato con 12 voti favorevoli su 12 votanti, compreso il sindaco Paola Sisti, una mozione presentata dal consigliere Luciano Mondini. Si chiedeva di monitorare l’emissione di effluenti e scarichi inquinanti integrando l’attuale rete di monitoraggio Arpal con una rete di monitoraggio acqua, aria e agenti fisici (es: con sensoristica intelligente IoT), realizzata e gestita dai Comuni interessati – con la collaborazione di Arpal, Università di Genova, Ordini provinciali – attingendo dal Pnrr, progetti a fondo perduto per imprenditoria giovanile e startup. Non sappiamo quali effetti abbia prodotto quella mozione, se si sia dato corso a qualche provvedimento o se sia rimasta lettera morta. Chiediamo al sindaco Paola Sisti, che per legge è garante della salute della popolazione del suo territorio, di attivarsi per verificare se la qualità dell’aria che respiriamo a Santo Stefano sia controllata idoneamente”.

Gli attivisti proseguono osservando che “i cittadini hanno diritto di sapere a quali rischi è sottoposta la loro salute, sia presente che futura. Hanno diritto di sapere se la rete di rilevamento della qualità dell’aria sia idonea a garantire la corretta analisi e valutazione della situazione esistente. Attualmente la rete di monitoraggio aria dell’Arpal presente sul territorio comunale è costituita da una sola centralina, collocata in posizione limitrofa al casello autostradale di La Spezia – Santo Stefano di Magra, che fornisce l’andamento temporale dei soli gas di scarico da traffico stradale, senza alcuna indicazione di PM 2,5, PM 10 e di tutti gli altri inquinanti cancerogeni di origine organica”. E, aggiungono dal Comitato, “i cittadini si chiedono anche se, in aggiunta alle postazioni fisse, Arpal esegua campagne di misurazione specifiche con mezzi mobili. Se i dati misurati dalla strumentazione gestita e manutenuta da Arpal siano validati e a quali livelli e se rispondano ai criteri propri del controllo pubblico: rigore scientifico, indipendenza e trasparenza con un accesso ai dati agevole per la cittadinanza”.

Infine l’invito alla sindaca Sisti “ad attivarsi al più presto con Arpal per dare corso
alla mozione del consiglio comunale del 20.11.2021. E’ di vitale importanza alla vigilia di nuovi insediamenti sul nostro territorio, tra cui il biodigestore. Non aspetti che siano sempre alcuni comitati e associazioni a richiamare l’attenzione su problematiche che riguardano la salute dei cittadini”.