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“Ordinanza Euro 4: preoccupazioni su impatto economico e su effettiva efficacia nel migliorare qualità aria”

Panorama della Spezia

Premetto che sono possessore di auto Euro 6 già dal 2017, quindi non sono colpito dall’Ordinanza 14824 del 30/12/2023, ma da una analisi dei molti commenti che si sono letti sulle varie pagine dei social e sui gruppi cittadini, emerge un giudizio estremamente negativo su questa nuova Ordinanza Comunale, giudizio negativo che condivido e provo ad argomentare attraverso le informazioni finora raccolte.

L’Ordinanza Comunale che vieta la circolazione delle auto Euro 4 nel Centro cittadino ha suscitato una serie di preoccupazioni e critiche da parte di diversi settori della comunità. Sebbene il miglioramento della qualità dell’aria sia un obiettivo lodevole, le restrizioni imposte sembrano essere un rimedio eccessivo e inefficiente, con conseguenze economiche negative che non possono essere trascurate.

Innanzitutto, va sottolineato l’impatto diretto sulla vitalità economica delle attività commerciali situate nel Centro cittadino. La decisione di vietare la circolazione delle auto Euro 4 avrà inevitabilmente come risultato una diminuzione del flusso di clienti verso queste zone. Molti utenti, proprietari di veicoli Euro 4, saranno disincentivati ​​a visitare il Centro cittadino, determinando una riduzione delle entrate per negozi, ristoranti e altre attività commerciali locali. Questo impatto economico non può essere sottovalutato, specialmente considerando il già difficile contesto economico in cui molte imprese si trovano.

In aggiunta a ciò, sorge la questione della reale efficacia di questa ordinanza nel migliorare la qualità dell’aria. Nonostante il divieto miri a ridurre le emissioni veicolari, altre fonti inquinanti non sono state affrontate in modo altrettanto rigoroso. Le navi da crociera attraccate al Porto Mercantile e le attività ad esse collegate sono notoriamente tra le principali fonti di inquinamento atmosferico. La presenza di queste navi a motore diesel contribuisce significativamente all’emissione di particolato fine e altri agenti inquinanti, rendendo le restrizioni sulle auto Euro 4 un tentativo parziale e insufficiente di affrontare il problema complessivo.

Allo stesso modo, i mezzi pesanti in deroga e i veicoli pubblici obsoleti e inquinanti continuano a circolare liberamente nel Centro cittadino, annullando in parte gli sforzi compiuti con l’ordinanza. Se l’obiettivo è davvero quello di migliorare la qualità dell’aria, è fondamentale adottare misure più ampie e mirate, coinvolgendo tutte le fonti principali di inquinamento anziché concentrarsi esclusivamente sui veicoli privati.

Inoltre, l’aspetto della scarsa attendibilità del provvedimento emerge quando si considera che le auto Euro 4 sono solo una piccola parte del problema complessivo. Se la municipalità è seriamente impegnata a ridurre l’inquinamento atmosferico, dovrebbe considerare soluzioni integrate e sostenibili che coinvolgano una gamma più ampia di settori e attività.

In conclusione, l’Ordinanza Comunale che vieta la circolazione delle auto Euro 4 nel Centro cittadino solleva serie preoccupazioni in termini di impatto economico sulle attività commerciali locali e sulla sua effettiva efficacia nel migliorare la qualità dell’aria. Una riflessione più approfondita e una strategia più completa potrebbero essere necessarie per affrontare in modo equilibrato le questioni ambientali senza compromettere eccessivamente l’economia locale e privata.

Roberto Polini

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