Agenti al lavoro per portare Bartolomej Dragowski lontano dalla maglia bianca. Il divorzio è ormai consensuale, anche se non scritto perché a oggi manca una vera pretendente al portiere polacco. Immolatosi sul campo del Verona un anno fa, il 26enne non è più tornato a buoni livelli nel girone di ritorno della scorsa serie A. Le prestazioni di quest’anno sembrano invece più che altro figlie del contesto in cui Drago si è trovato a giocare: in una serie B che non aveva mai affrontato e con la prospettiva di perdere la maglia della nazionale in vista dell’Europeo.
Ci si metta poi un ingaggio che ha un costo azienda attorno al milione di euro annuo – un quarto di quanto costa tutto il Cittadella, più o meno – e allora la via della separazione appare addirittura auspicabile. Lo Spezia ha bisogno di abbassare un monte ingaggi fuori categoria e Dragowski è tra quelli che guadagnano di più insieme al connazionale Zurkowski. In questi giorni l’ex Fiorentina viene proposto in diversi campionati europei: è ancora molto giovane per un portiere e vanta 130 presenze in serie A, che rimane campionato da curriculum dal centrocampo in giù.
Lo Spezia dal canto proprio ha già scelto Jeroen Zoet, che ha recentemente acquistato una casa in Val di Magra, come titolare della squadra fino a fine stagione. Anzi, nelle prossime settimane potrebbe affondare per il rinnovo di un ulteriore anno di contratto che non sembra particolarmente complicato da concludere. Diverso il destino di Petar Zovko, under 21 bosniaco destinato a lasciare il club a fine stagione per scadenza naturale dell’accordo. Alle sue spalle scalpitano i due gioiellini delle giovanili Plaia e Mascardi, che difendono la porta nelle nazionali azzurre.
Tornando a gennaio, il tempismo fa comodo sia a Dragowski che allo Spezia stesso. Il calciatore ha fretta di cambiare aria e tornare a mettersi in mostra, il club di trovarsi mani libere in un calciomercato che non vuole essere di soli prestiti e accordi temporanei, come spiegato dall’amministratore delegato Gazzoli prima del rompete le righe. Inoltre il club dovrebbe a quel punto trovare un secondo di affidamento (si fa il nome di Leonardo Loria) da affiancare a Zoet. Con Dragowski non è esclusa neanche l’ipotesi della rescissione consensuale. Il polacco ha un costo storico a bilancio di 2,45 milioni di euro e un contratto in essere fino al 2025, ma anche il solo risparmio dell’ingaggio è un fattore da valutare.