Il progetto della riqualificazione della rada di Lerici, che prevede la realizzazione di pontili galleggianti (per circa 450 posti), dovrà essere sottoposto a Valutazione di impatto ambientale. Così nei giorni scorsi si è pronunciato il Ministero dell’Ambiente, Direzione generale valutazioni ambientali, in merito all’istanza di verifica di assoggettabilità, appunto, alla Via, presentata nei mesi scorsi dal Comune di Lerici. Tra i vari punti del decreto ministeriale, si ricorda l’acquisizione delle osservazioni della Soprintendenza ligure, in particolare il passaggio delle stesse in cui si legge che “si ritiene che la trasformazione proposta possa generare impatti significativi sui beni culturali e sul paesaggio tali da dover richiedere l’assoggettamento a VIA per evitare o prevenire quelli che potrebbero altrimenti rappresentare impatti significativi e negativi”. Al pronunciamento concorre anche il parere della Sottocommissione Via (consultabile integralmente qui), per il quale il progetto, si legge, “determina potenziali impatti ambientali significativi e negativi e, pertanto, deve essere sottoposto al procedimento di VIA”. La posizione della Sottocommissione tiene conto dei pareri e delle osservazioni giunti dalla menzionata Soprintendenza, dalla Regione Liguria, da Legambiente Lerici, dalla Società marittima di mutuo soccorso lericina, dal comitato che si oppone all’intervento, dal consigliere comunale e presidente della Marittima Bernardo Ratti.
Del pronunciamento ha parlato anche ieri sera il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, nel corso della comunicazioni al Consiglio comunale. “Finalmente è iniziata la procedura per l’approvazione del progetto dei pontili, del riordino della rada di Lerici – ha detto il primo cittadino -. E’ stata disposta la procedura di Valutazione di impatto ambientale, che garantirà di avere un progetto sicuramente conforme a quelle che sono le esigenze e le peculiarità della nostra rada. Sono molto contento del fatto che vi sia anche conferma per i cittadini che, per la prima volta dopo decenni di discussioni e di impegni a realizzarli da parte di tutte le forze politiche del nostro comune, venga finalmente formalizzato l’inizio, da parte di tutti gli organi competenti, della valutazione del progetto; quindi, nei tempi della Valutazione di impatto ambientale, avremo finalmente il nostro progetto da realizzarsi e potremo garantire a Lerici il ritorno alla sua tradizione marinaresca, con marinai che torneranno a tirare una rotta sul nostro comune; magari Calata Mazzini tornerà a essere popolata da persone che parlano dialetti e lingue diverse, arrivate qui con la barca, che hanno nel cuore il mare e che al mare potranno finalmente tornare ad associare il nome e l’immagine di Lerici e del nostro castello. Questo penso sia quanto tutti i cittadini lericini debbano augurarsi da questo importante progetto di riqualificazione”.